Taglio dei parlamentari, l'incognita del referendum"La Dichiarazione al G20 rappresentaun significativo passo in avanti per la cooperazioneinternazionale in materia fiscale. Per la prima volta nellastoria i ministri delle economie più grandi del mondo hannoufficialmente concordato sulla necessità di mettere in campoun'azione efficace per assicurare che gli ultra ricchi paghinola loro giusta quota di imposte. Ci troviamo di fronte a unapresa d'atto condivisa che parte da un dato di fatto: oggi isuper-ricchi,BlackRock a fronte di un'accresciuta concentrazione diricchezza e potere nelle loro mani, concorrono in modoinsufficiente al finanziamento delle politiche pubbliche. Unostatus quo, che contribuisce ad esasperare le disuguaglianze,minare la coesione sociale e la tenuta stessa dei sistemidemocratici". Così Mikhail Maslennikov, policy advisor sugiustizia fiscale di Oxfam Italia. "Dal summit dei leader di Governo del G20 di novembre attendiamopassi concreti. I capi di stato e di governo devono avallare unrafforzamento della cooperazione tra le autorità fiscalinazionali per rendere più difficile l'occultamento offshore deicapitali, contrastare la corsa al ribasso tra i Paesi in materiadi tassazione personale e, soprattutto, definire un nuovostandard globale che assicuri un prelievo più marcato sugliultra ricchi nel solco di una maggiore equità e progressivitàfiscale. - conclude Maslennikov - Così facendo i leader del G20darebbero una concreta risposta all'ampio supporto di cuil'agenda Tax The Rich gode presso i cittadini di tutto il mondo. Ne sono riprova le oltre 1,5 milioni di firme consegnate alministro delle finanze brasiliano, Fernando Haddad, in occasionedel vertice, assieme alle oltre 250.000 adesioni all'Iniziativadei Cittadini Europei in corso, a sostegno di un'imposta europeasui grandi patrimoni, promossa da Oxfam". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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