Autobot o Decepticon? Scopri da che parte stai con il nostro quiz sui Transformers | Wired ItaliaNella supersfida di Pretoria la spuntano gli Springboks nonostante le tante occasioni sprecate (9 punti buttati da Pollard). A Sydney i Wallabies si ritrovano e battono un Galles che non vede più via d’uscita Francesco Palma 6 luglio - 19:32 - MILANO Handre Pollard. Afp I test match estivi entrano nel vivo. A Pretoria il Sudafrica batte l’Irlanda 27-20 nella prima delle due sfide tra i campioni del mondo e i vincitori dell’ultimo Sei Nazioni: gli Springboks sprecano tantissimo in una partita dominata e nel finale rischiano la frittata,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock ma alla fine trovano il successo e concederanno la rivincita agli irlandesi fra una settimana a Durban. Intanto, però, hanno dato il primo segnale: sono loro i migliori al mondo. A Sydney l’Australia batte il Galles nella tipica partita che ci si può aspettare da due squadre in crisi: tanta difesa, pochi rischi e molti falli. In questo modo i Wallabies superano l’Italia nel ranking all’8° posto dopo la sconfitta degli Azzurri con Samoa. Da registrare anche l’esordio nell’Australia di Tom Lynagh, fratello dell’ala azzurra Louis e figlio di Michael, campione del mondo 1991. Sempre più nera la crisi del Galles, all’ottava sconfitta consecutiva. sudafrica irlanda 27-20— L’Irlanda si aspetta un Sudafrica in modalità autoscontri, invece gli Springboks attaccano da lontano e aprono una difesa irlandese sorpresa e mal schierata: Kriel trova il primo buco e serve Kolisi, sull’esterno arriva Arendse che batte in velocità Nash e poi manda per le terre Osborne prima di schiacciare: dopo 3 minuti è già 7-0. Pollard risponde a Crowley dalla piazzola mentre in mischia Malherbe tiene duro contro uno scatenato Porter. L’intensità in mezzo al campo è degna di un Mondiale, c’è pochissimo gioco al piede, gli Springboks mettono una pressione furiosa su tutti i – rari – possessi irlandesi ma non sferrano il colpo del k.o. e sprecano troppo. Al 28’ Pollard mette a segno il calcio del 13-3 mentre poco dopo Crowley ne sbaglia uno facilissimo. Dopo mezz’ora di fuoco il Sudafrica cala un po’ il ritmo, l’Irlanda ne approfitta e si rimette partita: no-look di Sheehan per Lowe che nonostante il placcaggio di Kolbe tiene il pallone in campo e lo serve all’accorrente Osborne per il 13-8, con Crowley che manca la trasformazione. Nel finale anche Pollard sbaglia un calcio e i campioni del mondo vanno all’intervallo con un +5 che sta loro molto stretto. Anche la ripresa comincia con gli Springboks a gas aperto ma tremendamente spreconi: Pollard sbaglia due calci facili e lascia per strada altri 6 punti, mentre l’Irlanda si vede annullare una gran meta di Lowe per un fallo di Kelleher a metà campo. Per oltre 25 minuti il match non si sblocca, poi il Sudafrica nel finale cresce anche in mischia e al 65’ si sblocca: Pollard cerca la rimessa laterale ma non la trova perché Lowe schiaffeggia fuori il pallone, ma in questo modo lo lascia alla mercé di Kolbe che se lo allunga col piede, batte tutti in velocità e segna. Pollard ritrova la precisione e trasforma per il 20-8. L’Irlanda si getta all’assalto, il Sudafrica spende tanti falli e Arendse paga per tutti con un giallo: Kelleher sfrutta la superiorità numerica, apre una voragine in mezzo al campo e serve a Murray il pallone del 20-15. Nel finale si vede tutto quello che non si è visto prima: Lowe regala al Sudafrica una mischia ai 5 metri, i campioni del mondo ringraziano, smantellano il pacchetto avversario e conquistano la meta tecnica. Quando tutto sembra finito però arriva ancora un regalo degli Springboks, con Doris che marca per il 27-20 e regala ai suoi un’ultima occasione per pareggiare: Kriel però chiude la questione con un gran placcaggio su Murray: in avanti e partita finita. A Pretoria festeggia il Sudafrica. Taniela Tupou. Afp australia-galles 25-16— Dopo un primo botta e risposta al piede tra Ben Thomas e Lolesio i Wallabies, avanti 6-3, accelerano, dominano in mischia e al 22’ vanno a segno con i 135 chili di Tupou. Il Galles resta temporaneamente in 14 per un giallo a Thomas, ma ci mette il fisico e l’orgoglio e accorcia le distanze con una maul devastante fatta crollare dagli australiani: è meta tecnica e giallo a McReight. In 14 contro 14 il finale di primo tempo diventa una sagra degli errori e i Wallabies chiudono avanti 13-10. Nella ripresa il Galles pareggia con Thomas dalla piazzola ma al 51’ l’Australia ritorna davanti: Lolesio innesca la corsa in diagonale di Daugunu, che si porta dietro due avversari e schiaccia per il 18-13. Il Galles si affida ancora alla maul e riesce di nuovo a marcare, ma la meta viene annullata per un’ostruzione di Reffell. Al 66’ Thomas accorcia di nuovo dalla piazzola, ma due minuti dopo Tom Wright chiude definitivamente la questione: riparte da metà campo e brucia Tompkins in velocità, poi con un cambio di passo degno di un dribbling calcistico ubriaca Grady e segna per il 25-16 con trasformazione di Lynagh. Finisce così, con l’Australia che comincia alla grande il nuovo ciclo con Joe Schmidt in panchina. Per il Galles ottava sconfitta di fila. Rugby: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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