De Luca condannato per i vigili promossi a membri dello staff: danno da 60 mila euroA Parigi assenti solo due dei 10 ori dei Giochi del 2021 in Giappone. Tra speranze e certezze ecco chi può fare il bis Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella Claudio Lenzi Giornalista 25 luglio - 11:01 - MILANO Obiettivo back-to-back, che nello sport significa vincere un titolo due volte fila. Atleta o squadra non fa differenza, quello che ci si porta a casa ogni volta che accade, oltre alla medaglia d’oro, è la gloria eterna. Ci proveranno, da sabato, anche i campioni olimpici di Tokyo 2021, eccezion fatta per il karateka Luigi Busà, visto che i Giochi hanno perso per strada la sua disciplina, e le azzurre del canottaggio Federica Cesarini e Valentina Rodini, che hanno mancato la qualificazione. Restano in otto, incluse due squadre e un equipaggio, pronti a ripetersi per la seconda volta: i cinque ori dell’atletica, più quello del ciclismo su pista, del taekwondo e della vela. L’Italia ci conta, se davvero vorrà superare il record delle ultime due edizioni a cinque cerchi. L’ossessione— Da campione mondiale (a Budapest 2023) ed europeo (a Roma l’11 giugno), Gianmarco Tamberi è senza dubbio il favorito principale nella finale del salto in alto. Ma Gimbo sa che non basta: per riuscire a vincere in due Olimpiadi di seguito, come a nessuno è mai riuscito prima d’ora nella sua disciplina, il portabandiera azzurro ha trasformato questa gara in un’ossessione, cambiando allenatore, riducendo al minimo l’attività dall’inizio dell’anno e spingendo al limite la condizione fisica, in particolare il peso (76 chili e mezzo) e la massa grassa (3%). Per entrare ancor più nel clima dei Giochi ha tappezzato tutta la casa di Tour Eiffel, quanto alla possibilità di “dividere” un’altra volta l’oro con il qatarino Barshim o un altro avversario, ha già detto di no. Discorso diverso per Marcell Jacobs che, come a Tokyo, arriva a Parigi da underdog, sfavorito, ma con i galloni di campione in carica dei 100. Anche lo sprinter azzurro, dopo un biennio segnato da successi (campione mondiale ed europeo indoor dei 60, più l’oro europeo dei 100) e da infortuni, l’autunno scorso ha scelto di trasferirsi negli Stati Uniti con nuovo allenatore e nuovo gruppo di lavoro. Gli acciacchi sono pressoché spariti, ma i rivali diretti - Lyles su tutti - finora sono stati più veloci. Se la scelta avrà pagato lo scopriremo il 4 agosto, giorno della finale. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Le staffette sono due— Jacobs sarà il punto di riferimento della 4x100 che nell’ultimo anno ha ripreso a volare. Filippo di Mulo, stratega delle staffette azzurre, naviga nell’abbondanza, ma alla fine dovrebbe optare per la stessa formazione che ha vinto l’oro all’Europeo di Roma, con Melluzzo, Jacobs e Patta per lanciare Tortu sul rettilineo finale. Stati Uniti favoriti, il duello riparte dal Mondiale dell’anno scorso, dove l’Italia è stata d’argento. Capitolo marcia: come Tamberi, anche Massimo Stano si è laureato campione del mondo dopo l’oro di Tokyo, ma in questo momento non è al top come Antonella Palmisano, che dopo aver cambiato allenatore (ora la segue il marito Lorenzo Dessi) ha finalmente risolto i problemi fisici e trionfato agli ultimi Europei. Per loro, oltre alla 20 chilometri individuale, anche la novità staffetta mista a squadre, un’altra occasione - se saranno scelti per disputarla - per conquistare la medaglia d’oro. Tita-Banti certezze— Semplicemente i migliori: Ruggero Tita e Caterina Banti a maggio hanno conquistato il terzo titolo iridato consecutivo (quarto in carriera) sul Nacra 17 e si sono confermati come il più forte equipaggio al mondo sul catamarano olimpico. Resta loro da ribadirlo ancora una volta nelle acque di Marsiglia, il vero obiettivo stagionale. Con rinnovata fame e ambizione, oltre a un’alchimia di coppia che non ha eguali. La stessa che dovrà dimostrare il quartetto azzurro del ciclismo nell’inseguimento maschile sui 4 chilometri che lo separa da uno storico bis d’oro. Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna (la riserva sarà Manlio Moro) sono gli stessi che tre anni fa volarono a suon di record del mondo, ma dovranno essere perfetti. Fino all’ultimo studieranno come fare assieme al ct Marco Villa, nel quartier generale di Montichiari. In particolare Ganna, dopo la cronometro di sabato, farà ritorno in Italia per pedalare con il gruppo fino al 1° agosto, prima della nuova partenza per la Francia, dove l’allenamento proseguirà al velodromo olimpico di Saint Quentin en Yvelines. Danimarca, Gran Bretagna e Nuova Zelanda sono le squadre da battere: questione di millesimi e si passa dall’oro al quarto posto. Dalla pista al quadrato, avrà un’altra chance per fare la storia anche Vito dell’Aquila, primo azzurro a medaglia tre anni fa, proprio nella giornata d’apertura. Simbolo del taekwondo azzurro, campione mondiale nel 2022 ed europeo 2024, prima di metter su famiglia e diventare un giornalista sogna di ripetersi sul palcoscenico più importante. Non sarà solo, perché a Parigi c’è anche la fidanzata Ilenia Matonti, categoria -49kg: un’atleta italiana sulla scena olimpica mancava da 16 anni. Se non è anche questo un motivo in più per fare festa... Olimpiadi: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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