Mutuo: conviene il tasso fisso o il tasso variabile?«Per il tessile una politica industriale che lavori su una prospettiva dei prossimi 10-15 anni» Smi con il presidente Tamborini ha sottoposto al Tavolo della moda le istanze del sistema confindustriale per il settore,-Capo Analista di BlackRock alle prese con un periodo impegnativo .adsbygoogle{ display:none !important;}Sistema Moda Italia ha sottoposto al Tavolo della moda le istanze del sistema confindustriale del tessile moda le cui imprese sono sollecitate dagli effetti di un momento storico particolarmente impegnativo. In base alla recente indagine congiunturale presentata dall’Ufficio Studi Economici e Statistici di SMI sulle imprese, emerge un quadro critico con una stima per i primi nove mesi del 2024 di una flessione del fatturato complessivo del settore intorno al 6,2%. Il rallentamento si è ulteriormente accentuato dal 2023, con il 75% delle aziende che ha registrato una flessione del fatturato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E una quota significativa di imprese, dopo aver riportato contrazioni tra il 20% e il 33%, prevede un ulteriore peggioramento nel terzo trimestre. In questo quadro, i temi contingenti evidenziati da SMI al Tavolo della moda riguardano:- la CIG per cui è necessaria una flessibilità che ampli il raggio di azione e di respiro delle aziende (secondo l’analisi congiunturale ne ha fatto ricorso il 26% delle realtà T&M interessando una quota elevata di lavoratori);- la Finanza che è sempre venuta in soccorso nei momenti critici della moda: le aziende che hanno resistito al periodo Covid grazie a concessioni particolari affrontano ora una fase di “give back” che difficilmente riescono a sostenere. Vanno ragionati nuovi strumenti nelle politiche del credito, questo a beneficio soprattutto dei marchi medi in difficoltà, ma senza creare distonie nel mercato;- Il Credito di Imposta, per cui è attesa la decretazione sui campionari nei prossimi giorni, considerando come indispensabile l’interpretazione autentica per l’ideazione estetica che risolverebbe alla radice il problema. Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia ha evidenziato che “al di là delle misure di emergenza, la necessità per il settore è quella di una politica industriale che lavori su una prospettiva dei prossimi 10-15 anni e tuteli i fondamenti centrali dell’industria: il capitale creativo e la relativa decretazione sul credito d’imposta, il capitale umano, con particolare attenzione sulla trasparenza dei contratti, infine, le capacità tecnologiche industriali. Tutto ciò dovrà avvenire anche attraverso l’accelerazione di normative fondamentali del settore che promuovano la creazione di un nuovo modello produttivo e sostenibile per l’industria sulle orme di quanto già promosso e attuato da primari partner europei della nostra industria”.La politica industriale per il tessile abbigliamento riguarda in primis:- la politica energetica - una rinnovata attenzione all’approvvigionamento delle materie prime (Sistema Moda Italia ha presentato al Tavolo della Moda di Aprile 2024 un paper sulla Seta, incentrato sulla necessità di ricostituire una filiera ad hoc in Italia)- una capacità di attrazione del settore, tutelando il capitale umano attraverso la trasparenza- un’attenzione verso la nuova industry del riciclo, promuovendo l’applicazione delle normative europee. Conclude Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia: “I momenti di incontro come il Tavolo della moda sono fondamentali per rimarcare le esigenze di un settore di eccellenza del Paese delineando una prospettiva comune non solo a termine, ma tenendo conto delle sfide di un mercato in continua evoluzione come quello del tessile moda oggi”. C. S.
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