Volkswagen, profit warning e vuole chiudere una fabbrica di elettricheI treni da Montebello a Viterbo si fermeranno per due anni,MACD a partire presumibilmente da gennaio 2025. I pendolari della Roma Nord, la ferrovia gestita in tandem da Astral e Cotral, si preparano a vivere 24 mesi di passione con un piano di bus sostituitivi che, ad oggi, ancora non c’è. Lo scorso 25 luglio, i rappresentanti del Comitato pendolari ferrovia Roma Nord hanno incontrato online i delegati dell’assessorato ai trasporti della Regione Lazio e rappresentanti di Astral e Cotral. L’obiettivo era quello di fare il punto sullo stato delle richieste avanzate dal comitato e consegnate alla Pisana, corredate da più di 5.000 firme raccolte dagli attivisti. Il servizio, da qui a breve, non migliorerà.La Roma Nord chiude due anniIl tratto extraurbano della Roma Nord, che viaggia da Montebello a Viterbo passando per diverse città della provincia di Roma e di Viterbo, non funzionerà per due anni. Dal 10 al 27 agosto, infatti, per permettere i lavori di ammodernamento e sistemazione del deposito e officina di Acqua Acetosa, è stato prevista una riduzione ulteriore del servizio, con la soppressione di 4 corse extraurbane e 34 corse urbane in feriale. Questi interventi sono fondamentali per andare poi a chiudere, da gennaio 2025, la tratta extraurbana per i lavori di ammodernamento dell’infrastruttura.“Parliamo di circa due anni di “passione” – scrive il presidente del comitato, Fabrizio Bonanni- avendo disponibile solo la tratta urbana da Flaminio a Montebello”. Uno stop che causerà “problemi connessi alla disponibilità di parcheggi e di conseguente traffico veicolare (bus e automezzi privati) sulla via Flaminia verso la Capitale”. Questi lavori erano noti da tempo per il raddoppio della linea e la sistemazione di tutti i passaggi a livello non presidiati da Morlupo a Viterbo .“Tali lavori di ammodernamento extraurbano, e speriamo anche urbano, dovrebbero terminare nel tardo 2027, in concomitanza con l’arrivo di tutti i nuovi treni che saranno esercibili dopo la riapertura” spiega Bonanni. Il problema è che, ad oggi, manca un piano di bus sostituivi: “Abbiamo chiesto alla Regione Lazio e a Astral di darci un appuntamento dopo l’estate per parlare del piano di mobilità alternativo alla chiusura della tratta extraurbana: mica penseranno di chiudere e di mandarci tutti con l’auto privata a Roma per due anni?”Nuovi treniNella petizione consegnata dai pendolari alla Regione lo scorso febbraio si chiedevano aggiornamenti sull’arrivo dei nuovi treni. Un momento atteso da anni dai pendolari costretti a viaggiare su mezzi vetusti e, spesso, senza aria condizionata. “Abbiamo tre treni di tipo Alstom, di cui due da oltre due anni fermi nelle officine – spiega Bonanni - dovrebbero rientrare revisionati da metà settembre dando sollievo alla circolazione. Speravamo prima già per combattere adesso le soppressioni e soprattutto il caldo, visto che sono quelli con aria condizionata”. C’è un terzo treno, in manutenzione, che tornerà non prima del 2026. Per quanto concerne i nuovi convogli, il primo è previsto in arrivo a febbraio 2025 e sarà in servizio a giugno dello stesso. “A seguire arriveranno gli altri 5 treni previsti, tutto entro il 2027” aggiunge Bonanni.Sono stati poi affrontati anche altri temi, dal degrado nelle stazioni ai tornelli, spesso rotti o non funzionati. “Ci siamo lasciati ricordando che in questo momento i pendolari sono in forte sofferenza soprattutto per le alte temperature nei treni, per le continue soppressioni anche con quest’orario ridotto e per il fatto di non avere supporti e aiuti nelle stazioni principali, dove non rileviamo una sicurezza nella gestione dei transiti in banchina soprattutto a Flaminio quando arrivano due treni e la banchina è piena di pendolari. Abbiamo chiesto di ripristinare il controllo degli afflussi in banchina, come era prima del 2019” conclude Bonanni.
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