Coronavirus, Sileri propone tamponi a tutti negli aeroportiC'è un nuovo pericolo ad allarmare l'India: il virus Chandipura (Chpv),MACD un patogeno che causa una malattia simil-influenzale, in grado di espandersi al sistema nervoso e al cervello, con rischi anche gravi per la salute (soprattutto per bambini e ragazzi). Al momento l'India ha confermato 51 casi in diverse regioni del Paese e almeno 19 morti.Covid a Roma, picco di contagi e aumentano i ricoveri. «Bisogna tutelare i più fragili»Il virus: i sintomiIl virus, che era stato identificato come patogeno emergente sin dal 2006, rappresenta ora un rischio concreto. Il Chandipura viene trasmesso all'uomo da pappataci e zecche e può provocare febbre con dolore articolare, sfociare nella sindrome di Reye (una rara forma di encefalopatia acuta) e condurre alla paralisi cerebrale infantile (è infatti un pericolo soprattutto per i giovani sotto i 15 anni). Ad oggi non esistono cure risolutive. La situazione in India risulta quindi preoccupante: al 31 luglio erano stati confermati 53 casi e 19 decessi.Dalla Camera Alta del Parlamento indiano, il ministro della Salute J. P. Nadda ha dichiarato che è già stata attivata una Task force per supportare le autorità locali nel contrasto all'epidemia e per indagare l'origine dei focolai. Sono state rafforzate le attività di disinfestazione e avviate campagne di informazione alla popolazione. Lo studio: la colpa è dei cambiamenti climaticiUno studio internazionale in fase di pubblicazione, coordinato da Francesco Branda dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, ha realizzato una piattaforma per monitorare al meglio i casi e dare «un quadro globale completo dell'epidemia in corso con risposte tempestive e coordinate».Secondo i ricercatori, dietro questo focolaio in India ci sono anche i cambiamenti climatici che possono «influenzare la diffusione e la prevalenza di varie malattie infettive, alterando potenzialmente gli habitat dei vettori e i modelli di trasmissione delle malattie, come il virus Chandipura, un patogeno tropicale emergente che prende il nome dal villaggio del Maharashtra, in India dove è stato identificato per la prima volta nel 1965».«I sintomi inizialmente assomigliano a quelli dell'influenza - descrivono gli autori dello studio - ma possono progredire rapidamente fino all'encefalite, al coma e alla morte entro 24-48 ore, colpendo soprattutto i bambini di età inferiore ai 15 anni. L'esatto meccanismo attraverso il quale il virus entra nel sistema nervoso centrale non è ancora del tutto chiaro. [...] Sfortunatamente - avvertono gli scienziati - non sono disponibili farmaci antivirali o vaccini. Il controllo dei vettori, parliamo infatti una arbovirosi, l'igiene e la sensibilizzazione sono le uniche misure disponibili contro la malattia». L'obiettivo del lavoro è «armonizzare le informazioni raccolte, garantendo che i dati provenienti da diverse fonti possano essere efficacemente confrontati e combinati».Partendo dal virus Chandipura, una sorta di 'case study', i ricercatori hanno creato l'Health Data Southeast Asia «che mirerà a raccogliere e integrare dati dettagliati sui virus emergenti e riemergenti in Asia». In questo modo sarà disponibile «una piattaforma centralizzata per l'analisi epidemiologica e genomica, consentendo il monitoraggio in tempo reale della diffusione e delle caratteristiche di questi agenti patogeni». Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Agosto 2024, 13:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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