Medicina: è ancora caos sul numero chiusoL'azzurra era la più attesa nella categoria -48 kg: dalla svedese Babulfath,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock poi si arrende alla francese Shirine Boukli nei ripescaggi per giocarsi il bronzo: "Ma l'ultima decisione dell'arbitro, che rispetto, io non l'ho capita" dal nostro inviato Antonino Morici 27 luglio 2024 (modifica alle 19:50) - PARIGI (FRANCIA)  Assunta Scutto in lacrime Niente da fare per Assunta Scutto, numero 1 del tabellone della categoria fino a 48 kg al torneo in corso a Champ-de-Mars, sotto la Tour Eiffel. Nel ripescaggio per la finale per il bronzo ha prevalso Shirine Boukli, testa di serie numero 5 e idolo del pubblico di casa, caldissimo. Alla francese è bastato un Waza-ari di tai-otoshi per avere la meglio della 22enne napoletana, che aveva le carte in regola per conquistare una medaglia sul tatami olimpico. Scutto si era fermata nella sua caccia alla finale più prestigiosa nei quarti, battuta dalla svedese Babulfath, con qualche recriminazione per l’arbitraggio. LACRIME DI SUSY— Susy sfila nel corridoio della zona mista in lacrime, accompagnata dal tecnico Antonio Ciano. Non si aspettava di uscire di scena a mani vuote. "Sono triste, mi sentivo all’altezza di poter conquistare una medaglia. Eppure mi sentivo bene e ho dato tutto quello che avevo. Il pubblico era chiaramente tutto per la mia avversaria, ma tante volte ho affrontato queste situazioni e anzi, il tifo contro mi carica. Analizzerò con calma cosa ho sbagliato per migliorare". L'ARBITRAGGIO— Il momento chiave della giornata è stato l’incontro con Tara Babulfath, 18 anni, rivelazione del torneo arrivata al bronzo. Il waza-ari di ko-uchi-gari che dopo un minuto e mezzo ha indirizzato il confronto è parso discutibile. "Purtroppo l’arbitraggio non ha giocato a nostro favore – ha sottolineato Francesco Bruyere, capo allenatore del settore femminile – era un’azione troppo dubbia per assegnare waza-ari ad una delle due, il “no score” sarebbe stata la scelta giusta". Così Susy: "Ero convinta che fosse mio il punto perché avevo controllato io l’azione ma non ho perso per questo e rispetto le decisioni arbitrali". TOCCA A ODETTE— In mattinata l’altro italiano in gara, Andrea Carlino, era uscito agli ottavi del torneo riservato ai 60 kg contro uno dei favoriti, l’argento olimpico di Tokyo (e Mondiale) Yang Yung Wei. L’attesa si sposta ora sulla giornata di domenica quando oltre a Matteo Piras nei 66 kg toccherà a Odette Giuffrida, un’altra delle punte della squadra azzurra. Arti Marziali: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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