Di Maio: “Dopo Pasqua riapriremo l’ambasciata italiana a Kiev”I retroscena delle nomine,investimenti Meloni deve trattare: "Conta il merito, non la cas...I retroscena delle nomine, Meloni deve trattare: "Conta il merito, non la casacca"Giorgia Meloni si dichiara soddisfatta al termine di una partita tesissima per le nomine delle partecipate statali di Jacopo Romeo Pubblicato il 13 Aprile 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataGiorgia Meloni#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Alla fine Giorgia Meloni ce l’ha fatta: quello che forse è stato il pù grande scoglio dei suoi primi mesi di presidenza, almeno per le tensioni interne al Governo che ne sono scaturite, è stato superato. Si è raggiunta l’intesa sulle nomine delle partecipate statali.Nomine partecipate statali, le mosse di Meloni: “Conta il merito, non la casacca”Una volta che tutto si è concluso nel migliore dei modi, Giorgia Meloni ha dicharato: “Auguro ai prossimi amministratori buon lavoro. Il loro compito è quello di ottenere dei risultati economici solidi e duraturi, nell’interesse della Nazione. I nuovi vertici sono frutto di un attento percorso di valutazione delle competenze e non delle appartenenze. È un ottimo risultato del lavoro di squadra del Governo.” Parole distensive che era lecito aspettarsi al termine di trattative che sono state tutto tranne che serene.Il modus operandi di Giorgia MeloniSe in un primo momento sembrava che Meloni volesse muoversi imitando un po’ i passi di Draghi, la premier si è presto accorta che in un Governo di coalizione sarebbe stato difficile, se non impossibile, agire solo di testa propria. Ecco, allora, che arrivano le concessioni per Forza Italia e Lega. In particolare, la nomina di Paolo Scaroni all’Enel, Meloni la avrebbe probabilmente evitata volentieri, in nome delle operazioni di politica estera che sta portando avanti con gli Stati Uniti d’America. Allo stesso modo si può vedere la nomina di Flavio Cattaneo al posto del favorito Stefano Antonio Donnarumma. Giorgia, però, non fa passi indietro su quella che era, forse, la casella principale (perché presa di mira soprattutto dalla Lega) e Claudio Descalzi si riconferma Ad di Eni.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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