Nyt, Mosca ha iniziato a consegnare armi all'Iran - Tiscali NotizieUn nuovo grido d’allarme che certifica,Guglielmo ancora una volta, lo stato di grande precarietà dei vigili del fuoco. I pompieri di Roma e non solo sono rimasti “in mutande”. Lo dice il sindacato Fp Cgil Roma e Lazio, denunciando inoltre il forte stress al quale sono sottoposti i vigili in queste ultime settimane.Turni massacranti dei vigili del fuocoAvevamo raccontato, all’indomani dei due tremendi incendi che hanno devastato Ponte Mammolo e Cesano, il grido d’aiuto dei pompieri che lavorano a Roma e provincia. Ora una nuova denuncia per evidenziare le “condizioni critiche di lavoro” che comporta difficoltà “nel garantire il soccorso tecnico urgente alla cittadinanza”.I vigili, dice il sindacato, sono “sotto organico ormai da troppi anni, con carenze ataviche, anche per esigenze dei vertici del dipartimento, che ammontano a diverse unità sull’organico teorico”. Una situazione che costringe il personale “a turni di lavoro estenuanti, in particolar modo nel periodo estivo, con richiami e rientri in straordinario ormai non più sostenibili. Spesso è anche necessario la sospensione o la riduzione nella composizione delle squadre con inevitabile aumento del rischio degli operatori”.I vigili sono in mutandeCome il sindacato Usb, anche la Cgil evidenzia la mancanza di divise per i vigili. A causa di un problema con l’appalto per la fornitura del nuovo vestiario e visto che le divise ancora in giacenza sono destinate agli allievi, “non si potrà procedere immediatamente ad un’ulteriore distribuzione massiva, in quanto i DPI disponibili non sono sufficienti per numero di capi e attagliamento” aveva scritto il ministero dell’Interno ai comandi italiani lo scorso 26 luglio. Il primo lotto da 15.000 divise arriverà, quindi, solo nei prossimi mesi: “Con l’adozione dell’applicativo “track” – dice il sindaco Fp Cgil - che gestisce le richieste di sostituzione, e la dismissione delle scorte di magazzino, che assicuravano una sostituzione immediata delle uniformi e dei DPI, la direzione centrale per le risorse logistiche ha di fatto abbandonato i vigili del fuoco che operano nelle emergenze in mutande”.Roma in ginocchioCi sono, poi, anche le carenze di organico e mezzi. Due problemi che si fanno sentire specialmente nella Capitale dove si effettuano “40.000 interventi l'anno, fronteggiati con meno di 200 pompieri a turno. L’ultima proposta di revisione degli organici prevede di assegnare appena una ventina di unità in più, ripartite nelle 25 sedi, divise per quattro turni della provincia”. Solo nelle ultime settimane, i pompieri della Capitale viaggiano tra gli 80 e i 100 interventi al giorno.“A questo stato di disagio aggiungiamo il contratto scaduto, l'assenza della copertura sanitaria per malattie e infortuni, i ritardi nei concorsi interni, un ordinamento professionale che fa acqua da tutte le parti, poco rispettoso della grande disponibilità del personale del Corpo, che per forma mentis si presta ed è pronto a rispondere ad ogni emergenza per il bene della cittadinanza dimostrando grande professionalità” conclude il sindacato.
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