Parte da Ginevra il giro del mondo a bordo di un Cessna 182Di Battista ufficialmente fuori dal M5s: si è disiscritto da RousseauDi Battista ufficialmente fuori dal M5s: si è disiscritto da RousseauAlessandro Di Battista,èpiùcriptovalute ex portavoce del M5s, dà ufficialmente l'addio ai grillini. Il suo nome non appare più tra gli iscritti a Rousseau. di Christian Danza Pubblicato il 22 Febbraio 2021 | Aggiornato il 23 Febbraio 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatabeppe grilloDi Battistamovimento 5 stelle#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Che la frattura fosse ormai insanabile si era ampiamente capito all’indomani del sì dei grillini al nuovo esecutivo Draghi. Un sì a cui lui, Alessandro Di Battista, aveva immediatamente reagito annunciando la sua uscita di scena dal non più suo (ideologicamente e politicamente) Movimento. Lui contro tutti, o meglio, contro gli amici di un tempo, Beppe Grillo e Luigi Di Maio, loro sì fautori del cosiddetto governo dei migliori.Frattura insanabile tra Di Battista e M5s“Tra poche ore giurerà al Quirinale il governo Draghi. Ne faranno parte, tra gli altri, anche i deputati Brunetta, Carfagna e Gelmini. I tre erano ministri nell’ultimo governo Berlusconi, un governo che ricordiamo soprattutto per le leggi ad-personam, ovvero il tentativo (in parte riuscito) di “deviare” le Istituzioni per metterle al servizio di un leader politico“. Questa l’analisi, lasciata ai post e ai posteri, del Dibba nazionale che, attraverso i suoi canali social, non ha mai fatto mancare il suo vigoroso e critico punto di vista, culminato nella domanda finale “Ne valeva la pena?”, quesito evidentemente indirizzato ai suoi ex colleghi del Movimento 5 Stelle.Dopo l’annuncio di non sentirsi più in armonia con i vertici (e la base) del M5S e la conseguente volontà di lasciare quella che è stata anche un po’ la sua creatura, la storia di un amore finito male ha vissuto oggi forse il suo atto finale.Come riportato dalle maggiori agenzie di stampa, il nome di Alessandro Di Battista da oggi non figura più tra gli iscritti alla Piattaforma Rousseau, ritrovo virtuale e decisionale di tutti i grillini.Spazzate vie, dunque, tutte le flebili speranze di ricucire un rapporto ormai logoro già da un po’. Il romanzo però non si chiude qui.Il nuovo punto di domanda, infatti, è già servito sul più tradizionale dei piatti d’argento: quale sarà la prossima mossa – politica – di Alessandro Di Battista?LEGGI ANCHE: Piattaforma Rousseau, polemiche per gli errori nel quesitoArticoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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