Madagascar, nave affonda al largo della costa nord-orientale: almeno 17 mortiIl presidente del Coni dopo la sconfitta di Macchi nella finale del fioretto maschile: "Non siamo stati fortunati né aiutati,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock però serve mantenere la calma" dal nostro inviato Sebastiano Vernazza 29 luglio 2024 (modifica il 30 luglio 2024 | 00:41) - PARIGI (FRA) Mai visto un Giovanni Malagò così furioso. Nella concitazione del dopo finale, tra tecnici federali furibondi e urlanti, il presidente del Coni a caldo è stato netto: “Vergognoso quello che è successo”. Il riferimento era agli ultimi assalti, con le tre controverse stoccate finali sul 14-14. Sulle prime due Hao Huang, l’arbitro di Taipei, e il suo assistente video, il sudcoreano Sang Suh, hanno scelto di non decidere. Sulla terza, stoccata e vittoria al fiorettista di Hong Kong, con Filippo Macchi che ha dovuto “accontentarsi” dell’argento. Momenti concitati. “Mai vista una cosa del genere”, la frase più gettonata dai dirigenti e dai tecnici della federscherma. “Sto cercando una persona – ripeteva Malagò -, ora facciamo una protesta ufficiale e formale con la federazione internazionale”. questione arbitri— Poi l’agitazione si è calmata, la temperatura è scesa e la rabbia è sbollita. Malagò a quel punto, davanti alle telecamere e ai giornalisti, ha assunto toni più ufficiali: “Abbiamo fatto una protesta ufficiale, ma non ci prendiamo in giro, queste proteste si fanno perché sono doverose per il ragazzo e per la credibilità dello sport in assoluto”. Una riflessione sugli arbitri: “Il tema è semplice. Se hai sei arbitri e li sorteggi e il primo arbitro estratto viene dalla Corea e il secondo è di Taipei, devi cambiare. Questo non si può fare, non è opportuno. Trovatemi un altro sport al mondo in cui hai due arbitri che vengono da nazioni vicine a uno dei Paesi in lizza. Ho parlato con il segretario della federazione internazionale di scherma e gli ho detto che no, non è opportuno. Questa regola va cambiata e non vorrei che noi fossimo l’ultima vittima di questa regola. Non siamo stati fortunati né aiutati però serve mantenere la calma”. La stoccata verbale: “Certo, siamo più fortunati con gli sport in cui ci sono il cronometro e il centimetro . Siamo molto arrabbiati e dispiaciuti”. Anche Paolo Azzi, il presidente della federazione italiana scherma, è stato duro: “Sono d’accordo con il presidente Malagò. Non mi sono mai sentito così e non ho mai avuto l’abitudine di attaccare gli arbitri nella mia vita. È accaduto qualcosa di inedito, al di sopra di ogni livello di immaginazione. Il discorso del sorteggio degli arbitri è un problema, però è la qualità dell’arbitraggio che è stata al di sotto di una grandissima finale. Filippo Macchi ha fatto una gara meravigliosa, da grande campione, e meritava di vincere l’oro”. Scherma: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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