Scozia, scuola elementare chiede ai maschi di indossare la gonna contro la disuguaglianza

2024-12-24

Covid, il Regno Unito corre ai ripari ed anticipa la terza doseA quattro giornate dalla conclusione,analisi tecnica l'Italia che si è già assicurata di nove medaglie d’oro, può ancora eguagliare le dieci di Tokyo ma anche di battere il primato storico dei Giochi 1984. Un risultato quello che fu agevolato dal boicottaggio dei Paesi del Blocco sovietico Paolo Marabini Giornalista 8 agosto - 08:24 - MILANO Era auspicabile, ma non era affatto scontato che l’Italia si presentasse a quattro giornate dalla conclusione dei Giochi di Parigi con una dote di nove medaglie d’oro, potenzialmente ancora in grado non solo di eguagliare le dieci di Tokyo ma anche di battere il record storico di 14 che resiste dai Giochi di Los Angeles 1984. Un record peraltro agevolato - non lo si può certo negare - dal controboicottaggio dei Paesi del Blocco sovietico in risposta al forfait di quattro anni prima a Mosca guidato dagli Stati Uniti. Proprio tre anni fa, a questo punto dei Giochi l’Italia aveva in mano sei medaglie d’oro e poi si produsse in uno straordinario rush finale, propiziato, a tre giorni dalla conclusione, dal successo nella 20 chilometri di marcia da parte di Massimo Stano, cui fece seguito l’indomani la tripletta firmata dall’altra marciatrice Antonella Palmisano, dalla staffetta 4x100 trascinata dal fresco campione dei 100 Marcell Jacobs e dal karateka Luigi Busà.  Secondi nel medagliere—  Il traguardo dei 10 ori - e si arrivò a 13 - venne tagliato la prima volta ad Anversa nel 1920, grazie anche alla cinquina dello schermitore Nedo Nadi. Sempre a Los Angeles, ma nell’edizione del 1932, l’Italia con 12 vittorie riuscì addirittura nell’impresa, mai più ripetuta, nemmeno nell’edizione casalinga di Roma 1960, di chiudere al secondo posto nel medagliere finale, preceduta soltanto dagli Stati Uniti. Fu anche un’edizione da 36 medaglie complessive, 12 per ciascun colore, anche questo un record poi eguagliato a Roma e battuto tre anni fa a Tokyo, con il traguardo dei 40 podi. A Roma, peraltro, gli ori della rappresentativa azzurra sarebbero stati 13, lo stesso numero di Atlanta 1996 e Sydney 2000, mentre le altre edizioni in doppia cifra, oltre all’ultima, risalgono ai Giochi di Tokyo 1964 e a quelli di Atene 2004: dieci in entrambe.  .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Nessuna conferma—  Finora nessuna delle medaglie d’oro italiane vinte tre anni fa a Tokyo si è ripetuta. Hanno mancato il bis Marcell Jacobs nei 100, i marciatori Massimo Stano e Antonella Palmisano, il quartetto di ciclismo e Vito Dell’Aquila nel taekwondo. Possono però ripetersi i velisti Ruggero Tita e Caterina Banti, Gianmarco Tamberi nel salto in alto e la staffetta 4x100. Sono invece assenti il karateka Luigi Busà - la sua disciplina non fa parte del programma olimpico di Parigi - e la coppia Federica Cesarini e Valentina Rodini nel canottaggio. Olimpiadi: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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