Alessia Pifferi, dopo l'ergastolo ha iniziato lo sciopero della fameDona l'acqua non consumata dai clienti ai cani randagi,trading a breve termine è questa l'iniziativa del ristoratore Ciro Di Mario. Un'idea che allo stesso tempo abbatte gli sprechi e aiuta i cani del Rifugio Sos di Brescia, la città in cui Ciro, di origini napoletane, ha aperto il suo locale "San Ciro". «Per me è un sollievo non sprecare il nostro oro blu, l’acqua sarà sempre di più un bene prezioso per l’umanità». Ha detto Ciro descrivendo il suo progetto, ma da dove è arrivata l'intuizione del ristoratore? Spesso quando andiamo al ristorante non consumiamo tutta l'acqua che abbiamo ordinato. Di Mario ha calcolato che col suo flusso di clientela, in media 35 litri di acqua a settimana finiscono nel lavandino per rispettare le norme igieniche sugli "avanzi". Ma il ristoratore, amante degli animali e soprattutto del suo bulldog francese, ha deciso di trasformare i residui della clientela in un'opportunità per i cani del "Rifugio", il canile situato a cento metri dal locale di Ciro. Circa un paio di volte a settimana, il ristorante invia al canile un furgoncino con taniche da cinque litri che raccolgono gli sprechi d'acqua. «Spero che questo gesto simbolico venga imitato anche da altri miei colleghi ristoratori». Afferma Ciro prima di proseguire: «Mi piacerebbe che si creasse una rete di chef che salvano l’acqua». Un'iniziativa divenuta ancora più preziosa nel periodo di forte caldo che stiamo fronteggiando. Momento, quello delle alte temperature, che gli ospiti del canile soffrono particolarmente. Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Luglio 2024, 17:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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