Il piano del Governo per la seconda ondata di coronavirusAvevano costruito un grosso nido nel cassone della serranda. È stato per questo che due giovani residenti del quartiere Trieste,analisi tecnica al ritorno dalle vacanze estive, si è trovata davanti uno sciame inferocito di vespe.La brutta sorpresa dopo le vacanze“La fortuna di questi ragazzi, dopo aver azionato l’avvolgibile, è stata quella di non aver aperto la finestra” ha spiegato l’etologo Andrea Lunerti. Se lo avessero fatto sarebbero stati attaccati dalle vespe a cui, inavvertitamente, avevano appena distrutto il nido. È questo il rischio che hanno corso i due giovani abitanti di via Ghirza, nel municipio II. Dietro il vetro della finestra hanno improvvisamente visto sciamare un numero impressionante di vespe e, di conseguenza, hanno chiamato un esperto per mettere in sicurezza la propria abitazione.La reazione alla distruzione del nidoGli imenotteri rimasti fortunatamente fuori dall’appartamento erano esemplari di Vespula germanica. “Sono le vespe che i nostri contadini temevano sempre d’incontrare perché nidificano spesso nel terreno. In campagna gli agricoltori sono spesso stati attaccati perché hanno inavvertitamente rotto questi nidi con la zappa, scatenando la violenta reazione di questi insetti. Ed è la stessa situazione in cui si sono trovati questi due ragazzi che, fortunatamente, sono stati salvati dai vetri della finestra: diversamente sarebbero finiti in ospedale”.Insetti più aggressivi e pericolosi d'estateIn estate le punture di api, vespe e calabroni, sembrano moltiplicarsi. Questi insetti con il caldo, com’è stato recentemente spiegato dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima), diventano più aggressivi. E d’altra parte, gli indumenti estivi, tendono ad esporre braccia e gambe alle dolorose punture. “Il consiglio da dare è questo: tornando dalle vacanze, anche se può risultare istintivo, non aprite subito la finestra. Sollevate le serrande e controllate che non ci siano vespe o api in giro – ha ricordato Lunerti – anche una persona che non è allergica, se riceve decine di punture dalle vespe, rischia lo choc anafilattico”.Nidi che crescono indisturbatiMa quanto tempo ci vuole per realizzare un nido come quello formato nel cassone della serranda? “Ci impiegano almeno 50-60 giorni, anche se il suo sviluppo dipende molto dalla capacità di reperire del cibo e da quella di mantenere una temperatura adeguata. Però è possibile che inizialmente, se restano indisturbate, passino quasi inosservate - ha commentato Lunerti - In questo caso sono sembrati improvvisamente tante perché hanno reagito alla distruzione del nido.”
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