Ragazzina lo rifiuta: lui la fa rapire dopo il 18esimo compleanno per sposarlaLuciano ha scelto l'Italia,Capo Analista di BlackRock esordisce con la maglia dell'Italia contro Paul: "Siamo un bel gruppo, peccato che manchi Jannik" dalla nostra inviata Federica Cocchi 26 luglio 2024 (modifica il 27 luglio 2024 | 00:31) - PARIGI Luciano Darderi. Calabrò Il primo giorno di scuola con la maglia azzurra non si dimentica. Luciano Darderi domani inizia la prima Olimpiade della carriera. Di rincorsa come un cavallo di razza, da Umago dove mercoledì ha perso da Mensik. Il primo volo per Parigi e via, con papà-coach Gino, pronto ad allenarsi già stamattina in una Parigi grigia e blindata per la cerimonia di apertura che ha messo in cassaforte la Ville Lumiere. Poco male, tanto lui è qui per lavorare, straordinari compresi: oltre al singolare, dove esordisce domattina (alle 12 sul campo 7) con lo statunitense Tommy Paul, Luli giocherà anche in doppio con Musetti. ITALIA IN CAMPO— Insieme a lui, nella mattinata parigina che si preannuncia ancora piovosa, ci sarà tanta Italia in campo: Jasmine Paolini esordisce con la romena Bogdan sul Lenglen alle 12 e poi bisserà in doppio con Sara Errani nell'ultimo match di giornata sul campo 11 contro le neozelandesi Routliffe-Sun. La romagnola sarà anche impegnata in singolare, alle 10, contro Zheng, fresca vincitrice a Palermo, mentre Elisabetta Cocciaretto se la vedrà con Diana Shnaider, testa di serie numero 15. In campo anche Simone Bolelli e Andrea Vavassori che iniziano la campagna olimpica contro gli spagnoli Carreno-Granollers. EMOZIONI — Le emozioni olimpiche sono da brividi: "È tutto speciale, la prima volta alle olimpiadi, la prima con la maglia azzurra. Non importa se il cielo è grigio o piove, quello che conta è essere qui, vivere questa esperienza in gruppo, come una vera squadra. Stamattina ho fatto il primo allenamento con Arnaldi e Volandri e non vedo l'ora di cominciare". Darderi ha scelto l'azzurro Italia, la base è a Fano dove spera di portare una medaglia: "L'esordio non è facile, Tommy è un giocatore esperto. Sul cemento si trova più a suo agio ma ha fatto bene anche sulla terra come a Roma quest'anno ma io voglio mettercela tutta per difendere questi colori". Nessun rito di iniziazione per lui, niente discorsi o scherzetti da matricola: "Forse perché non ci siamo ancora tutti... però me l'aspetto. Il discorso non me lo sono preparato, preferisco essere me stesso, spontaneo e naturale". NUOVA GENERAZIONE— L'abbinamento con Lorenzo Musetti è una novità dell'ultima ora: "A Umago non abbiamo provato nulla - spiega il numero 33 al mondo -. Faceva caldissimo, eravamo troppo stanchi. Mi dispiace che non ci sia Jannik, sono sicuro che gli dispiace non essere qui con noi, ma spero di essere un degno sostituto e fare un buon lavoro con Lorenzo anche in coppia". La crescita di Darderi è stata rapida: "Un anno fa non mi sarei immaginato di essere qui, con la maglia della Nazionale a giocare un'Olimpiade. Dopo la vittoria del torneo a Cordoba è come se fosse scattato qualcosa, il lavoro che stiamo facendo è giusto, ho fiducia di crescere ancora anche sulle altre superfici". Qualche anno fa era junior era sparring di Djokovic alle Finals. Ora con i big condivide lo spogliatoio: "Non posso paragonarmi a questi campioni, però è bello crescere e pensare che io, Jannik, Musetti e tanti giocatori della nostra generazione stanno portando un ricambio nel circuito. Con Alcaraz sono cresciuto, e dopo aver vinto il titolo a inizio anno ho ricevuto un suo messaggio di congratulazioni che mi ha fatto tanto piacere". Tatuarsi i cinque cerchi addosso, per ora, non è previsto: "Sulla mia pelle per ora c'è un solo nome, Elisa, quello di mia nonna, mancata otto anni fa. Le devo tutto, ora la porto sempre con me". Tennis: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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