Le «fake news» di Meloni sui report per la libertà di stampa: i giornalisti sotto attacco diventano nemici della patria

2024-12-21

Notizie di Politica italiana - Pag. 124Valentina Arcovio Quando la domanda di farmaci cresce,Professore Campanella aumenta anche il rischio di incorrere in contraffazioni medicinali.Ascolta: Il caldo normale che non c'è più e le buone regole della vacanza. Come mettere al sicuro fisico e mente (e salvare l'estate)?Come sta accadendo per semaglutide, farmaco anti-diabete che sta assumendo soprattutto nella sua nuova formulazione mirata al trattamento dell'obesità e, quindi, alla perdita di peso, una diffusione incontrollata. Di recente, infatti, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha emesso un avviso di allerta per 3 lotti falsificati, del marchio specifico Ozempic, che sono stati rilevati precisamente in Brasile nell'ottobre 2023, nel Regno Unito sempre nell'ottobre 2023 e negli Stati Uniti nel dicembre 2023. Il Sistema globale di sorveglianza e monitoraggio (Gsms) dell'Oms, si legge sul sito dell'organizzazione, «ha osservato un aumento delle segnalazioni di prodotti a base di semaglutide falsificati in tutte le regioni geografiche dal 2022», in seguito a un aumento della domanda di farmaco. Questi prodotti falsificati, avverte l'Oms, potrebbero avere effetti dannosi per la salute delle persone. LE INDICAZIONI«Se i prodotti non contengono le sostanze di prima necessità, i medicinali falsificati possono portare a complicazioni per la salute», spiega l'Oms. «In altri casi, il dispositivo di iniezione può contenere un altro principio attivo non dichiarato, ad esempio l'insulina, portando ad una gamma imprevedibile di rischi o complicazioni», aggiunge. L'Oms invita dunque a non acquistare questi medicinali tramite internet, che rimane quindi uno dei principali luoghi in cui è più facile cadere nella «trappola» dei farmaci contraffatti. Soprattutto se i consumatori non hanno gli strumenti giusti per riconoscerli. Non solo. L’organizzazione mondiale ha chiesto ai regolatori di alzare l’attenzione, e non solo su questi lotti, ma su prodotti agonisti del GLP-1 simili in generale. Inoltre, di contattare i titolari di autorizzazione all’immissione in commercio per avere consigli sull’identificazione di eventuali falsificazioni, aumentare il monitoraggio delle vendite informali, comprese quelle online. Ai professionisti sanitari viene chiesto di segnalare qualsiasi incidente di effetti avversi, mancanza di efficacia e sospetta falsificazione alle Autorità Regolatorie Nazionali/Centro di Farmacovigilanza Nazionale.Per chi compra intanto un consiglio è controllare sul sito il logo identificativo nazionale rilasciato dal Ministero della Salute: la sua presenza garantisce l'affidabilità del venditore online, quindi la provenienza del medicinale e la sua corretta conservazione.Secondo il report del progetto Capsule - condotto dal Centro di Ricerca Transcrime dell'Università Cattolica del Sacro Cuore con il supporto dell'Ufficio Qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell'Agenzia Italiana del Farmaco e il contributo del Center for Anti-Counterfeiting and Product Protection (A-CAPP) della Michigan State University - sei annunci online illeciti su dieci relativi a farmaci contraffatti non vengono infatti riconosciuti dagli utenti. LE DIFFICOLTÀLo studio, condotto nel gennaio 2024, ha coinvolto un campione rappresentativo di utenti Internet regolari in Italia e Spagna esposti ad annunci online o che hanno acquistato almeno un farmaco online. I risultati dimostrano che, mentre i consumatori hanno classificato correttamente gli annunci legittimi nel 63% dei casi, hanno invece riscontrato maggiori difficoltà nell'identificare gli annunci illeciti. Nello specifico gli utenti hanno individuato annunci «falsi» solo nel 43% dei casi in Italia e nel 42% in Spagna. Inoltre, solo un terzo si è distinto correttamente tra integratori alimentari e medicinali, due prodotti completamente diversi tra loro. Eppure, più della metà degli italiani (58% in Italia, il 52% in Spagna) si affida a Internet per reperire informazioni di natura medica e circa il 40% ricerca online soluzioni mediche specifiche o trattamenti alternativi. Se i partecipanti più anziani hanno dimostrato una minore capacità di riconoscere annunci illeciti, i giovani hanno manifestato una minore fiducia nei farmacisti e nei medici e una maggiore propensione ad affidarsi a internet per ricercare informazioni sanitarie. «Considerato l'aumento degli acquisti di farmaci online - afferma Marco Dugato, ricercatore di Transcrime - i risultati del progetto CAPSULE e, in particolare, le difficoltà dei consumatori nell'identificare gli annunci illeciti sottolineano, da un lato, l'importanza della campagna di sensibilizzazione mirate e, dall'altro, la necessità di un maggiore controllo sulla legittimità degli annunci e dei canali di vendita al fine di ridurre il rischio di diffusione di farmaci scadenti o contraffatti. Per far ciò è necessario anche il supporto costante del mondo della ricerca per monitorare l'evoluzione del comportamento dei consumatori e delle dinamiche di mercato».  Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Luglio 2024, 07:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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