Le minacce della ndrangheta all'ex portiere Marco BallottaRai Riccardo Cassini Sullo stesso argomento:Bufera sull'autore Rai,Capo Analista di BlackRock insulti a Meloni e figlia: e la sinistra taceCerno e il post anti-Meloni: l'unica sempre incinta di cretini è mamma RaiLuigi Frasca31 luglio 2024aaaScoppiano le polemiche dopo l’articolo apparso su Il Tempo di ieri che puntava i riflettori sul post dell’autore Rai Riccardo Cassini contro Giorgia Meloni e sua figlia Ginevra. Tante le reazioni, politiche soprattutto, che condannano le parole del nuovo capo progetto, di fatto, del programma "Affari Tuoi". Ecco l’insulto apparso su Facebook: «La mamma dei fascisti è sempre in Cina», recitava il suo commento a corredo di una foto che immortalava proprio l’arrivo in Cina della premier insieme alla figlia. Salvo poi tentare un veloce passo indietro e cancellare quanto scritto. Ma, evidentemente, era già troppo tardi. Dal centrodestra fronte compatto di indignazione e condanna netta per l’esternazione social di Cassini. A tuonare, di buon mattino, ci pensa il senatore forzista e membro della Commissione di Vigilanza Rai, Maurizio Gasparri: «Trascinare anche i bambini in quella che, venendo da sinistra, evidentemente sarà definita legittima ironia, ci pare una pessima caduta di stile». Bufera sull'autore Rai, insulti a Meloni e figlia: e la sinistra tace A fargli eco, poco dopo, una folta schiera di parlamentari di Fratelli D’Italia. «Un commento vergognoso e di una violenza gratuita. La deriva ideologica di alcuni autori e giornalisti del servizio pubblico è pericolosa e va fermata. Altro che TeleMeloni», scrive il senatore Speranzon. Ed ancora Ester Mieli per cui «è inaudita tale violenza verbale anche nei riguardi di una bambina che non merita tutto questo. Ci auguriamo che la sinistra prenda le dovute distanze da queste parole». Anche la Lega non ha fatto mancare solidarietà alla premier nelle parole della deputata Maccanti che chiede «scuse immediate, più che mai doverose, e condanna unanime bipartisan, anche perché di mezzo c’è una bambina». Condanna bipartisan che, purtroppo, non ha visto la luce. Il tam tam mediatico delle ultime ore non è stato privo di conseguenze anche internamente alla Rai. Proprio con la tv di Stato, Riccardo Cassini avrebbe firmato un contratto di esclusiva, pare addirittura per quattro anni. Tutto relativo alla nuova ri partenza di "Affari Tuoi", che dopo l’addio di Amadeus ha trovato la nuova guida in Stefano De Martino. L’esclusiva che riguarda Cassini, con cifre che superano le diverse centinaia di migliaia di euro, riguarderebbe anche altri progetti televisivi futuri. Tutti legati a Stefano De Martino, di cui Cassini è l’autore personale da diversi anni. Con lui ha infatti lavorato a "Stasera tutto è possibile", game show di Rai2, divenendone in poco tempo il capo progetto. Video su questo argomentoCerno e il post anti-Meloni: l'unica sempre incinta di cretini è mamma Rai Ma non solo, Cassini e De Martino hanno lavorato assieme anche alle diverse edizioni di "Bar Stella", programma che ha occupato il palinsesto della seconda rete. Proprio su questo, pare che il compenso di Cassini sia stato oltre ogni cifra di mercato, si parla di 5.000 euro per singola puntata. Cifra esosa, che qualora confermata, supererebbe il compenso di molti conduttori, considerand o che si tratta di una produzione in onda nella seconda serata. Ma non solo Rai, al post di Cassini sono da registrare anche le reazioni e l’ira dei vertici Endemol, società di produzione che produce da anni il format dell’access di Rai 1.Cassini, proprio con la Endemol, collabora da anni su altri programmi. Non solo in qualità di autore, ma anche di consulente e procacciatore di altri autori. Cassini è titolare, infatti, di una agenzia di autori che spesso collaborano con i programmi Rai di cui lui stesso è capoprogetto. Difatti, questa vicenda dimostra che l’allarme "TeleMeloni", che in questi mesi è stato il mantra della sinistra, si sta rivelando sempre più una invenzione senza fondamento alcuno. Nel frattempo, però, le voci in Rai si fanno sempre più insistenti: il post di Cassini avrebbero urtato anche il direttore del Prime Time Marcello Ciannamea. Per l’autore, che non ha ancora proferito parole di scuse, potrebbe arrivare già nelle prossime ore, un declassamento o addirittura la revoca del contratto di esclusiva.
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