Previsioni meteo, allerta maltempo in 5 regioni del Sud ItaliaUn gesto assolutamente nobile,trading a breve termine d'onore e che allo stesso tempo ha alzato un grande polverone. Una donna di 87 anni, residente a Lodi, in provincia di Milano, è deceduta. All'interno del suo testamento è espressa la volontà di cedere al comune di Lodi i suoi due appartamenti per poi donare ai cittadini bisognosi il ricavato della vendita degli immobili. La volontà nel testamento, però, ha sollevato non poche polemiche: «Ho deciso di donare due immobili al Comune per aiutare i cittadini lodigiani, italiani, che sono in difficoltà economiche». La donna, proprietaria di un patrimonio importante, possiede due appartamenti a Lodi nel quartiere Fanfani. Secondo una stima il valore ammonta sui 300mila euro. Il passaggio chiave nel testamento, che ha scaturito tantissime polemiche, consiste nella volontà ben sottolineata dalla donna di cedere le proprietà a delle famiglie italiane bisognose. La polemica sugli stranieriA far scattare la polemica sono stati i rappresentati della lista civica di sinistra del comune di Lodi. Secondo "Lodi comune solidale" l'eredità lasciata a disposizione del comune dalla parte della signora scomparsa deve essere messa a disposizione anche alle famiglie straniere, non solo a quelle italiane: «Perché una famiglia straniera che vive a Lodi da anni e che ha la cittadinanza non dovrebbe entrare tra i possibili beneficiari dei sussidi?». È questa l'accusa dell'esponente Silvana Cesani che ha promesso di impegnarsi per poter mettere a disposizione di tutti gli appartamenti. La volontà nel testamentoNon è mancata la risposta degli esponenti della lista "Casanova sindaco", con il capogruppo Gianmario Invernizzi: «Siamo davanti alla solita forzatura da parte della sinistra. La povertà è anche dei cittadini italiani, non solo degli stranieri. Chiediamo di rispettare le volontà della signora che ha effettuato la donazione. Bisognerà sicuramente fare una valutazione sulla base dell'Isee, solo così si potranno preparare le graduatorie tra chi ha diritto e chi no. Inoltre dovrà essere creato un fondo ad hoc per poter gestire i soldi che saranno messi a disposizione delle famiglie italiane e bisognose che vivono in città. Un passaggio in Consiglio comunale per discutere la vicenda? Sarebbe una sciocchezza, ritengo il sindaco Andrea Furegato troppo intelligente per una mossa del genere». La vicenda sarà presto spostata sul piano legale e giudici dovranno capire come agire. Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Agosto 2024, 15:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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