Dieci anni fa moriva Roberto Mancini, che scoprì la Terra dei fuochiIl deputato di Fratelli d’Italia è accusato di omessa custodia di armi e porto illegale in luogo aperto al pubblico. Ha sempre negato di aver sparato,Campanella ma sia lo stub che la perizia lo hanno smentito: ora spetta al gup valutare se avviare il processoLa procura di Biella ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Emanuele Pozzolo, il deputato (sospeso) di Fratelli d’Italia che la notte di capodanno avrebbe sparato un colpo di pistola, ferendo alla gamba Luca Campana, genero dell'allora caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, anche lui del partito della premier. Ora si attende l’udienza preliminare, spetterà poi al gup valutare se avviare il processo oppure archiviare il caso.Pozzolo, si legge in una nota del pm di Biella Teresa Angela Camelio, è accusato dei «reati di omessa custodia di armi, accensioni ed esplosioni pericolose, porto illegale in luogo pubblico e/o aperto al pubblico della pistola revolver North american arms e di cinque cartucce». Domani«Come con Kennedy», la mossa disperata del pistolero PozzoloNello TrocchiaL’episodioNella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio scorso, durante una festa di capodanno a Rosazza (Biella), Campana è stato ferito da un proiettile partito da una pistola. I testimoni hanno raccontato che il proiettile era partito da un piccolo revolver in possesso di Pozzolo, che il deputato di Fratelli d’Italia stava mostrando ad altre persone. Alla festa era presente anche Delmastro.Pozzolo ha da subito negato di essere stato lui a sparare, e ha sostenuto che il colpo fosse partito accidentalmente mentre lo stesso compagno della figlia del caposcorta del sottosegretario stava maneggiando la pistola. Ma lo stub disposto dagli inquirenti sul deputato di Fratelli d’Italia ha dimostrato il contrario: sulle mani e sugli abiti di Pozzolo erano presenti tracce di polvere da sparo. ItaliaInchieste, spari e misteri ma a Biella comanda sempre DelmastroNello TrocchiaAnche la perizia della procura è arrivata alla stessa conclusione, e sostiene che «il revolver in sequestro era impugnato da Pozzolo Emanuele (...). Nel corso delle indagini preliminari emergeva, altresì, che la pistola dalla quale è stato esploso il colpo non poteva essere portata in luogo pubblico e/o aperto al pubblico – spiega la procura – poiché detenuta esclusivamente in regime di collezione. Conseguentemente si è proceduto all'iscrizione della persona sottoposta ad indagini per porto illegale di arma da fuoco oltre che per la detenzione di munizioni di tipo espansivo e rientrante tra le munizioni da guerra».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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