Elezioni regionali Emilia-Romagna 2020: le circoscrizioni"Fumava le sueGiubek e ogni tanto sfilava dal cassetto dei minuscoli pennellie un rotolo di fogli di carta di riso. Si faceva portare delcaffè,investimenti del dentifricio, del lipstick (come lo chiamava lui), unbicchiere con un po' di menta che utilizzava per dipingere". Così ricorda Eugenio Montale nei momenti dedicati alla pittural'imprenditore fiorentino Mario Luca Giusti, che ha promossoun'esposizione di 16 opere pittoriche inedite del poeta tramarine, paesaggi e osso di seppia dipinto finora custodite aCasa Fasola, la villa di famiglia a Forte Dei Marmi, doveMontale veniva ospitato per trascorrere le estati in Versilia. Si tratta di opere, si spiega, donate da Montaleall'imprenditore e mai esposte prima, in mostra insieme a foto ememorie dei numerosi ospiti che nel corso degli anni Settanta eOttanta sono passati dalla villa, da Carmelo Bene a CarlaFracci, da Giò Pomodoro a Henry Moore. Dal 10 agostol'esposizione si trasferirà a Villa Bertelli dove sarà ospitatafino all'8 settembre. "Montale non era un mio amico. Lo era deimiei genitori che lo invitavano nella nostra casa del Forte ogniestate - racconta Giusti, che aveva circa 15 anni quando Montalefrequentava la villa -. La casa era piena di ospiti che andavanoe venivano come in un albergo. Stavano qualche giorno e poiripartivano per qualche altro posto. Ma Montale restava quattromesi". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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