Sardine, Mattia Santori: "Piaccio molto alle over 50"Alessandro Rosi Un fattore di rischio per i tumori è «l’esposizione intermittente e prolungata al sole»,analisi tecnica che sembra svolgere un ruolo maggiore rispetto all’età. Ma non è l'unica causa, come sottolinea la Dott.ssa Annamaria Mazzotta, dirigente Medico specialista in Dermatologia e Venereologia dell'ospedale san Camillo Forlanini di Roma.Temperature più elevate aumentano, secondo la più recente letteratura scientifica internazionale, il rischio di tumori alla pelle. In Italia qual è la situazione? I casi stanno crescendo?Le alte temperature, stanno creando un cambiamento nelle stagioni, maggiormente in quella estiva, e queste costituiscono in ambito medico delle condizioni pericolose, come il colpo di sole, colpo di calore, problemi circolatori o, attraverso l’esposizione diretta ai raggi solari, patologie cutanee come eritemi solari, ustioni a breve termine; neoplasie cutanee (carcinomi epiteliali, melanomi) a lungo termine. Infatti si è visto un aumento di diagnosi di melanoma, che rappresenta l’1% dei decessi per tumore sia nei maschi che nelle femmine. Il melanoma è il 2° tumore più frequente nei maschi e il 3° nelle femmine sotto i 50 anni. Nel 2022 le nuove diagnosi di melanoma in Itala sono state 12.700 (7000 nei maschi e 5700 nelle femmine). Il trend d’incidenza appare in aumento statisticamente significativo sia per i casi invasivi, nei maschi + 4,4%/ anno, nelle femmine +3,1%/anno; sia in situ, nei maschi + 7,7%/anno, nelle femmine +6,2%/anno ed è maggiore al Centro-Nord che al Sud.L’AION (associazione Italiana di Oncologia medica) ha pubblicato un documento ove metteva in evidenza regione per regione i numeri e le statistiche delle varie regioni d’Italia. I tumori con un alto tasso di incidenza nel Lazio, per ogni 100mila abitanti, davano il melanoma maschile 21,9%, il melanoma femminile il 14,5%. Infatti nel 2016 in Italia vi sono stati duemila ventotto (2028) decessi per melanoma cutaneo, circa l’1% di tutti i decessi per neoplasia in entrambi i sessi.Quali sono le cause più frequenti del melanoma?Tra i fattori di rischio, l’esposizione al sole è sempre considerata un fattore causale per il melanoma insieme a fattori genetici. Da alcune revisioni emerge una relazione con il tipo di esposizione ai raggi solari, l’età ed il rischio di sviluppare un melanoma. L’esposizione intermittente e prolungata sembra svolgere un ruolo maggiore rispetto all’età in cui si espone al sole. L’utilizzo delle lampade abbronzanti è associato ad un significativo aumento del rischio di melanoma. Questo rischio aumenta ulteriormente con l’aumento del numero di sedute e l’uso iniziale in giovane età (sotto i 35 anni).Ci sono delle persone più a rischio?Il melanoma interessa, in particolare, le persone a fototipo chiaro, o ancora persone con pelle estremamente chiara spesso interessata da lentiggini (efelidi), occhi grigi e capelli rossi. Altri fattori di rischio includono: il numero di nei comuni (˃ di 100) e/o atipici, le caratteristiche fenotipiche, la storia familiare e personale di melanoma e/o i carcinomi e lesioni precancerose e il pattern cutaneo dovuto all’eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette. Ricordando anche che l’esposizione in età infantile/adolescenziale determina un maggior rischio rispetto all’età avanzata.Come riconoscere le neoplasie cutanee?È fondamentale l’autosservazione della propria pelle, fondata sulla regola “ABCDE” che è un acronimo, ma che ci permette di ricordarlo facilmente ma anche di prestare attenzione in caso di: Asimmetria del nevo, i Bordi del melanoma che si presentano irregolari, il Colore del melanoma è disomogeneo, il Diametro maggiore di5-7 mm e infine Elevazione, che rispetto al neo tende ad innalzarsi in parte o completamente. Una lesione che non guarisce va valutata in maniera tempestiva dallo specialista dermatologo. Inoltre la visita dematologica è fondamentale per individuare eventuali lesioni sospette (papule o nodulari), specialmente di recente insorgenza, rapida crescita, queste vanno analizzate dermatoscopicamente per individuare lesioni atipiche.Come si curano? Ci sono nuove tecniche che state utilizzando?Con un’accurata fotoprotezione ad ampio spettro, sia contro i raggi UVB, che contro UVA, applicando i prodotti più volte durante l’esposizione al sole; e ancora, impiego di abbigliamento protettivo (abbigliamento con UPF, UV-Protecting Factor); indossare fotoprotezioni fisiche come copricapi, magliette e camice a manica lunga, cc. Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata. Le lesioni cutanee, se sospette, vanno asportate attraverso una biopsia escissionale e analizzate istologicamente. Il melanoma diagnosticato in fase precoce può essere curato nel 95% dei casi, mediante escissione chirurgica. Per quanto concerne il melanoma in fase avanzata, oggi vi sono possibilità di trattamento con probabilità di guarigione significative, quindi la malattia ad oggi può non solo essere curata ma guaribile, quindi non solo per aumentare la sopravvivenza. In nostro aiuto oggi ci danno una mano le nuove disponibili o immunoterapia; dove l’obiettivo è quello di istruire il sistema immunitario del paziente ad attivarsi contro il suo stesso tumore, utilizzando le interazioni fra molecole, geni e proteine. Tali trattamenti sono rimborsati dal SSN, ma ci sono altri studi in fase sperimentale dove solo in Italia, attualmente, sono 200 in corso. Questo ci permette di considerare il melanoma un tumore che può essere sconfitto. Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Luglio 2024, 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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