Annarita Morelli, il femminicidio premeditato e per motivi abietti. La Beretta nel borsello e gli audio a casa: «La controllava ossessivamente»Cronaca Nera>Due uomini massacrati con una spranga e chiusi in una buca: arrestato il cognatoDue uomini massacrati con una spranga e chiusi in una buca: arrestato il cognatoLa Cassazione si è pronunciata ed ha inflitto un anno e 4 mesi di carcere: due uomini vennero massacrati con una spranga e chiusi in una bucadi Giampiero Casoni Pubblicato il 31 Gennaio 2023 alle 11:43 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataMorteomicidioviolenzaIn provincia di Viterbo due uomini vennero massacrati con una spranga e chiusi in una buca,criptovalute era stato arrestato il cognato ed in queste ore è arrivata la condanna definitiva per l’autore del raid punitivo innescato dal “furto” di attrezzi agricoli. L’uomo è stato condannato dalla Cassazione ad un anno e quattro mesi di reclusione. La procura gli contestava di aver minacciato con una pistola, picchiato e rinchiuso in una buca due suoi cognati perché a suo avviso gli avevano rubato degli attrezzi dal capannone. Massacrati con una spranga e chiusi in una buca La vicenda risale al 2017 quando era stato indagato, fermato e processato un 37enne viterbese e un suo collaboratore. Lo storico dice che nel pomeriggio del 23 gennaio 2017 l’imprenditore aveva chiamato i due cognati. In azienda poi l’accusa: il 37ennbe aveva scoperto che erano stati rubati degli attrezzi e dava la colpa alla coppia. Per quel “motivo” li aveva minacciati con una pistola alla testa, poi picchiati con una spranga di ferro e chiusi in una buca. Bica sulla quale aveva fatto avanzare una ruspa per non farli uscire. Una delle vittime ha detto in dibattimento: “Mi hanno puntato una pistola alla fronte, fatto inginocchiare e picchiato con una spranga di ferro, fino a spaccarmi la testa”. Il racconto: la convocazione e la ritorsione“Il titolare era convinto che fossimo stati noi a rubare gli attrezzi dal capannone. La domenica, io e mio cognato, col suo permesso, abbiamo preso in prestito una motosega, subito restituita”. E ancora: “Il giorno dopo ho scoperto che nel capannone c’era stato un furto e ho avvisato il titolare. La sera mi ha detto di andare da lui. Pensavo volesse accordarsi per il giorno dopo”. Il racconto prosegue: “Una volta dentro abbiamo visto che c’erano altre persone. Ha iniziato a dirci che dovevamo restituire tutto quello che avevamo rubato, mentre un terzo uomo ci ha ordinato di inginocchiarci, puntandomi una pistola“.Articoli correlatiinCronaca NeraGiulia Tramontano: la sorella Chiara a Impagnatiello "La tua crudeltà e disumanità si sono protratte per 6 mesi"inCronaca NeraOmicidio di due donne nell'Agrigentino: chi è l’uomo fermatoinCronaca NeraDuplice omicidio a Naro, indagato un 23enne: è in stato di fermoinCronaca NeraLiliana Resinovich: le ultime notizie sulla riesumazione della salmainCronaca NeraOmicidio nell'Avellinese: uomo ucciso in stradainCronaca NeraGiallo a Torvaianica: trovato un uomo legato a una boa e pieno di tagli
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