Permesso di soggiorno speciale per la moglie di Satnam Singh, il bracciante indiano morto a LatinaRoma,investimenti 29 lug. (askanews) – “Ho avuto questa mattina due lunghe telefonate con il ministro degli Esteri libanese e con il ministro degli Esteri israeliano: siamo preoccupati per il rischio di una escalation nell’area, anche perché abbiamo circa tremila cittadini italiani che vivono in Libano e abbiamo due contingenti militari, uno dell’Unifil schierato fra Israele e Hezbollah e uno bilaterale di stanza a Beirut che si preoccupa dell’addestramento delle forze armate libanesi”: lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando in conferenza stampa. “Ho ribadito l’impegno dell’Italia a favore di una de-escalation e ho ribadito anche la condanna dell’attacco contro la popolazione civile, chiediamo che venga applicata la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite che prevede l’allontamento di Hezbollah ed evitare una ripresa delle ostilità. Noi lavoriamo per la pace e auspichiamo che un rafforzamento delle forze armate libanesi possa contenere la presenza di Hezbollah”, ha continuato Tajani. “Abbiamo ribadito la necessità di un cessate il fuoco a Gaza e abbiamo parlato dell’operazione Food for Gaza, e abbiamo insistito perché l’Unione Europea accenda i riflettori sulla situazione siriana, per troppo tempo dimenticata, a dimostrazione di quanto l’Italia possa fare per favorire la pace e la stabilità nell’area del Medio Oriente”, ha concluso. -->
Una raccolta fondi per sostenere la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ex Gkn
Sabrina Rossi, Autore a Notizie.itEconomista Italiano
«Un comune nel comune»: così la mafia si è presa Aprilia. Ai domiciliari il sindaco di Forza Italia