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2024-12-25

Nuova Apertura Amazon a Torino: 100 assunzioni nel 2021Giacomo Andreoli Il volo WizzAir Roma-Bupadest in ritardo di 3 ore,MACD quello dalla Capitale a Palermo di Ryanair in ritardo di 3 ore e mezza. E contemporaneamente viene cancellato il collegamento EasyJet tra Napoli e Palma de Mallorca. Accade in poche ore venerdì tra gli aeroporti di Fiumicino e Capodichino, con 8 voli coinvolti da disservizi in appena 24 ore in tutta Italia. Due settimane fa, domenica 16 giugno, c’erano addirittura due voli assieme di Ita Airways in ritardo (uno di oltre 4 ore e mezzo) all’aeroporto di Genova. Sono solo gli ultimi segnali di un trend in netto rialzo. Basta pensare che, questo mese, i disagi aerei sono quasi raddoppiati rispetto al mese di maggio, con la prevalenza dei disservizi provocati dalle cosiddette “low cost”, anche per il maggiore numero di voli rispetto alle altre compagnie. Ma ad essere coinvolte sono anche le compagnie di bandiera. Oltre all’italiana Ita, anche Iberia, Lufthansa, Tap-Portugal e Air France. Secondo le associazioni e le società che si occupano di risarcimenti aerei, i rimborsi che si potrebbero richiedere per i disservizi di questo mese hanno superato i 15 milioni di euro ed entro fine agosto, per Italia Rimborso, si potrebbe raggiungere la cifra record di 60 milioni. I problemi, quindi, secondo gli esperti sono destinati ad aumentare nel corso dell’estate, a partire da questo weekend, il secondo proprio della stagione, coinvolgendo in primis le maggiori mete turistiche in Italia e in Europa.  EasyJet, cancellati voli poco prima della partenza: tempeste, traffico aereo e difetti tecnici. Caos per le vacanze estiveLe controversie I disagi aerei, infatti, aumentano al costante aumento dei voli operati da parte delle compagnie aeree, che, nelle ultime settimane, per le associazioni registrano diversi guasti sul piano tecnico. In alcune situazioni, invece, gli aeroporti non sono pronti a ricevere il numero cospicuo di passeggeri che stanno volando nei cieli italiani. Nella maggior parte dei casi la responsabilità è delle compagnie aeree e i passeggeri si possono appellare al Regolamento europeo 261/2004, ottenendo una compensazione economica che va dai 250 ai 600 euro. Il risarcimento si può chiedere se il volo in ritardo supera le tre ore, o se il collegamento viene cancellato con un preavviso inferiore a 14 giorni. Qualche giorno fa una coppia di parmensi ha ottenuto un rimborso di 500 euro per un volo Milano-Brindisi di Ita dell’agosto 2022, che portava oltre 3 ore di ritardo. «Ciò che stiamo analizzando in queste settimane – spiega a Il Messaggero Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – è qualcosa che va fuori dal normale, tanto da dover incrementare il personale in azienda, garantendo una copertura anche nei fine settimana, spesso scelti dai viaggiatori per spostarsi in aereo. Le compagnie, infatti, spesso, lasciano il viaggiatore solamente con una mail ed il passeggero, così, si trova del tutto impreparato, non conoscendo i propri diritti. I 15 milioni richiedibili di risarcimento per il solo mese di giugno sono la testimonianza evidente di pesanti disservizi». È bene precisare, però, che in situazioni di sciopero, come quello del prossimo venerdì 5 luglio, il passeggero non può richiedere la totale compensazione in denaro, ma può ottenere il rimborso delle spese sostenute per giungere a destinazione. Tra queste rientrano quelle per il trasporto, le eventuali notti in hotel e i pasti. Il viaggiatore, qualora non venga “riprotetto” dal vettore aereo su un altro volo, può quindi avviare un reclamo di rimborso per questi costi, rivolgendosi direttamente al vettore aereo, a una società o un’associazione intermediaria oppure al proprio avvocato. Delta Airlines, quattro incidenti in 48 ore per i voli diretti a San Francisco: motori a fuoco e freni rotti, cosa sta succedendo?Tempi lunghi Se da un lato la normativa Ue garantisce i diritti ai viaggiatori, dall’altro la realtà dei fatti è spesso ben più complicata. La riforma dell’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha modificato il processo civile anche davanti al giudice di pace, introducendo l'obbligatorietà della conciliazione. L'auspicio era di snellire il carico giudiziario di questi magistrati, ma ad oltre un anno dell'entrata in vigore del testo i passeggeri sono ancora costretti ad attendere anche tre anni per ottenere un indennizzo che, nella maggior parte dei casi, è di 250 euro. Il tutto a beneficio dei vettori, con in prima fila le low cost. Queste spesso non si presentano alle conciliazioni, rinviando il problema al giudice di pace competente. Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Giugno 2024, 22:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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