Così i giovani sono diventati la benzina dell’estrema destra in Francia e GermaniaIn termini nutrizionali la frutta frullata è più o meno consigliata rispetto alla frutta intera?Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Anna Castiglioni 18 luglio - 08:36 - MILANO Il frullato è lo spuntino ideale per ogni stagione: in estate basta aggiungere qualche cubetto di ghiaccio per renderlo una merenda dissetante, in inverno qualche spezia per trasformarlo in una coccola spezzafame. Oltretutto, è un ottimo modo per assicurarsi le porzioni quotidiane di frutta consigliate dalle linee guida dell'OMS: circa 400 grammi al giorno. Spesso, però, la frutta frullata viene considerata meno ricca di nutrienti rispetto a quella intera. Ma è davvero così? Vediamo cosa dice la scienza della nutrizione a riguardo. valori nutrizionali del frullato di frutta— A differenza di una spremuta o di un estratto, il frullato può incorporare tutte le parti commestibili di frutta e verdura, tra cui buccia, semi e polpa. A livello nutrizionale, quindi, è molto simile al frutto intero. Vitamine e minerali, ma anche composti antiossidanti quali antocianine e flavonoidi, non si danneggiano immediatamente nel processo. Anche la quantità di fibre di un frullato non cambia rispetto al frutto intero. Ciò che può variare è che quando si frullano frutta e verdure le fibre vengono rotte in pezzi più piccoli, quindi vengono assorbite prima dall'organismo. frullato di frutta e glicemia— La frutta frullata può influenzare la glicemia? La frutta sotto forma di liquido viene digerita e assorbita dal corpo più velocemente rispetto al frutto intero, quindi si potrebbe pensare che alzi più velocemente l'indice glicemico. Alcuni studi che hanno misurato gli zuccheri nel sangue di adulti dopo aver consumato frutta frullata e intera, sconfessano la convinzione secondo cui è meglio sempre mangiare la frutta intera rispetto a quella frullata. Ad esempio, il tipo di preparazione del mango, che è un frutto ad alto indice glicemico, non sembra fare alcuna differenza nella risposta della glicemia. E quando i ricercatori hanno testato frullati contenenti frutti con semi come frutto della passione, lamponi o kiwi, i partecipanti hanno avuto aumenti più graduali degli zuccheri nel sangue rispetto a quando hanno mangiato gli stessi frutti interi.Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Leggi anche Frullato, frappé o smoothie? Scopri le differenze e quelli giusti per te Quanta frutta mangiare ogni giorno? I consigli per non eccedere Gli agrumi danno acidità di stomaco? Pro, contro e come mangiarli secondo l'esperto Altri studi, invece, suggeriscono che, "a differenza del succo di frutta preparato in modo convenzionale, il succo di frutta preparato tramite estrazione di nutrienti in alcuni casi provoca una risposta glicemica postprandiale più favorevole rispetto al frutto intero e persino per i frutti ad alto indice glicemico non peggiora la risposta". Il meccanismo responsabile di questo effetto non è attualmente chiaro. In generale, si può dire che i pasti liquidi siano meno sazianti di quelli solidi e che alcuni frullati o estratti siano consigliati per tenere sotto controllo la glicemia. Quello che è certo, è che a oggi non esistono studi che diano risposte assolute o definitive sul rapporto tra consumo di frutta e glicemia. Alimentazione: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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