Nonno investito dal nipote morto dopo tre giorni per un improvviso aggravamentoPer far fronte all'accoglienza dei senza fissa dimora,VOL nel corso dell'ormai vicino Giubileo, a Roma sorgeranno quattro tensostrutture o strutture temporanee di altro tipo: a Termini, Ostiense, Tiburtina e a San Pietro. Sotto i riflettori è in particolare quella di Termini, dopo le polemiche politiche sulla collocazione, luogo centrale per i romani ma ancora di più in primo piano per turisti e pellegrini che arrivano nella Capitale in treno.L'obiettivo è quello di rispondere ad una domanda di accoglienza, anche nello spirito proprio del Giubileo. Ma la Caritas sottolinea che non è una soluzione, perché è una ennesima risposta emergenziale, quando invece da anni si invocano interventi strutturali. Secondo gli ultimi dati Istat a Roma vivono 22mila fissa dimora, un quinto di quanti ce ne sono nell'intera Italia."Il progetto che c'è stato presentato può essere da noi accolto solo come misura del tutto emergenziale e temporanea perché non rappresenta certo una di quelle misure strutturali che invece sarebbe indispensabile adottare e che continuiamo ad invocare", dice il direttore di Caritas Roma Giustino Trincia. "La certezza è che in ogni caso, tendostruttura si, tendostruttura no, non è più rinviabile un intervento organico sul tema dei senza dimora" con un "aumento delle strutture abitative permanenti e dignitose".Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, precisando che la struttura di accoglienza a Termini sarà a via Marsala e non nella più centrale Piazza dei Cinquecento, pone un problema complessivo di risorse: "Auspichiamo che da parte di Governo e Parlamento ci sia anche un intervento per dare più risorse e mezzi a chi tutti i giorni è sul campo per cercare di affrontare un problema gigantesco"."Il Giubileo deve coniugare la sicurezza dei residenti, dei commercianti e dei pellegrini e allo stesso tempo la gestione del disagio sociale e dell'accoglienza", ha detto il deputato di FdI e componente del Comitato Giubileo Federico Mollicone nel corso del Comitato per la Sicurezza Pubblica alla Prefettura di Roma. Simonetta Matone della Lega sottolinea con soddisfazione il cambio di programma del Campidoglio: "Non ci sarà nessuna tensostruttura davanti alla stazione Termini di Roma e al suo posto sarà predisposto un servizio di accoglienza in prossimità della Caritas di via Marsala. Siamo riusciti a vincere una battaglia di civiltà". Per Francesco Silvestri e Federica Festa invece "la decisione di non costruire la tensostruttura a Termini è una vittoria del Movimento 5 stelle". Paolo Ciani (Demos) sottolinea che "sobillare sentimenti di contrapposizione e odio verso i poveri non risolve la situazione, anzi la peggiora. Fin troppo banale ricordare che non sono certo le strutture di accoglienza a creare i poveri, casomai sono avamposti per iniziare a dare risposte a tanti e differenti bisogni".Al di là dell'imminenza del Giubileo, si auspica da più parti che le soluzioni siano di più ampio respiro e non abbiano come retro pensiero quello di liberare le strade di Roma delle persone in difficoltà. Questo sarebbe accaduto a Parigi in vista delle Olimpiadi, come denunciato dalla ong Le Revers de la Médaille (L'altra faccia della medaglia). Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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