Crollo parziale di una diga per il maltempo in Norvegia, centinaia di evacuatiNon si placano i momenti di tensioni nelle carceri. A Velletri,ìcisonodetenutiinpiùinvestimenti nella giornata di domenica 28 luglio, si sono verificati momenti di tensione dove in 412 posti regolamentari sono stipati circa 600 detenuti.Quasi 200 detenuti in più. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e sono stati inviati rinforzi della polizia penitenziaria da tutta la regione Lazio. A Velletri i detenuti, già in eccesso appunto, sono gestiti da poco più della metà del personale di polizia penitenziaria necessario, con meno di 200 unità assegnate a fronte di un fabbisogno di 390. Secondo quanto appreso alcuni detenuti si sono rifiutati di rientrare nelle celle, arrivando a distruggere alcune delle telecamere e sono stati alle fiamme alcuni materassi.A dare l'allarme è Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria: "Noi continuiamo a ripeterlo, le carceri sono un inferno, ben al di là delle condizioni climatiche di questi giorni, e lo sono sia per i detenuti sia per la polizia penitenziaria, che al di là della propaganda, continua a essere abbandonata a se stessa e disorganizzata mentre si discetta di improbabili gruppi di intervento operativo, solo sulla carta, e comunque addirittura dannosi in questa situazione. Se non si adotteranno misure immediate e realmente efficaci, temiamo che in autunno ritroveremo solo macerie a ricoprire cadaveri. Il Governo ponga fine e alle chiacchiere e vari misure veramente incisive per fronteggiare un’emergenza senza precedenti negli ultimi 25 anni"."Alla premier, Giorgia Meloni, non interessano più le carceri, i detenuti e chi vi lavora? Metta ordine alle dichiarazioni fra loro contrastanti del Ministro della giustizia, Carlo Nordio, e del suo Sottosegretario con delega ai detenuti, Andrea Ostellari, e faccia sapere se e cosa intende fare prima che la situazione precipiti in maniera irrecuperabile", conclude De Fazio.Sul caso è intervenuto anche Maurizio Somma, segretario per il Lazio del sindacato autonomo polizia penitenziaria: "Momenti come questi sono la piena dimostrazione della professionalità e delle capacità dei poliziotti penitenziari che pur nella limitatezza delle risorse a disposizione, si spende con incrollabile buona volontà per garantire la sicurezza".Ancge Donato Capece, segretario generale del Sappe, torna a denunciare che "la situazione nei penitenziari del distretto del Lazio è allarmante, anche perché qualche giorno fa un'analoga violenta protesta ha coinvolto centinaia di detenuti a Rieti e, nelle scorse settimane, altri poliziotti hanno subìto aggressioni da parte della popolazione detenuta. Il personale è sempre meno, anche a seguito di questi eventi oramai all’ordine del giorno. Stiamo vivendo un'estate di fuoco nelle carceri e servono immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi".
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