Come sarà divisa l'eredità di Berlusconi: i figli si sono messi d'accordoSalvini attacca il M5S alla vigilia delle europee: "Sono stufo dei no"Salvini attacca il M5S alla vigilia delle europee: "Sono stufo dei no"Di Maio: "Non ho intenzione di parlare di poltrone da lunedì". Salvini in comizio a Verbania: "Sono stufo di quelli che dicono solo no". di Lisa Pendezza Pubblicato il 24 Maggio 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataeuropeeLuigi Di MaioMatteo Salvini#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Siamo giunti agli sgoccioli di questa campagna elettorale in vista delle elezioni europee, ma è ormai evidente che la battaglia tra Lega e M5S non cesserà fino – almeno – alla chiusura delle urne. C’è chi afferma che il voto di domenica 26 maggio sarà un referendum sul governo gialloverde, in grado di modificare gli equilibri nella politica italiana. Ipotesi respinta da Luigi Di Maio, riporta Repubblica: “Non ho mai capito perché le elezioni europee dovrebbero cambiare il Parlamento italiano. Il Movimento ha il 36%, ha la maggioranza assoluta in Consiglio dei ministri, e così rimarrà“.Di Maio e Giorgetti rassicuranoIn un discorso assai simile a quello già ascoltato, nei giorni precedenti, dalla bocca di Salvini, Di Maio ha continuato: “Io non ho intenzione di parlare di poltrone da lunedì, ma di chiedere abbassamento delle tasse per le imprese e per le famiglie, salario minimo orario, il decreto famiglia, la legge sul conflitto di interessi”. Lo conferma anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e braccio destro del leader della Lega. “Non chiederemo rimpasti dopo il voto”, ha affermato, facendo un passo indietro rispetto alle dichiarazioni rilasciate nei giorni precedenti.Salvini: “Stufo dei no”A mostrare segnali di insofferenza nei confronti dell’alleato è, invece, proprio Salvini: “Ho sentito il governatore del Veneto, Zaia, è molto arrabbiato“. Alla base dell’irritazione del governatore ci sarebbero i rallentamenti nella realizzazione della Pedemontana Veneta, “la più grande opera pubblica al momento in costruzione. Su 34 Comuni attraversati ci sono 34 sindaci a favore, serve per viaggiare. Io sono stufo di quelli che dicono solo no. Vi chiedo un voto per il sì, un sì anche per l’autonomia”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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