Detenuto ucciso con una lama dal compagno di cella: l'aggressione per futili motivi. La vittima aveva problemi motori

2024-12-05

«Mamma, io non volevo il ketchup»: schizzi di sangue sul panino del fast food per una bimba di 4 anni. La mamma denunciaLa nave oceanografica Gaia Blu del Consiglio Nazionale delle Ricerche riparte per una nuova missione: dopo l’esplorazione dedicata alle due montagne sottomarine chiamate Vercelli e Vavilov,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock due ecosistemi unici, rimane nel Mar Tirreno per cercare di ricostruirne la storia geologica e per capire che rapporto c’è tra geodiversità e biodiversità marina. Dal 9 al 23 agosto la campagna ‘Ifigenia’ porterà l’imbarcazione più a Nord, verso i due rilievi sottomarini Tiberino e Albano, un’altra area ancora in gran parte sconosciuta.  La campagna ‘Ifigenia’ porterà Gaia Blu verso i due rilievi sottomarini Tiberino e Albano (fonte: CNR)  La missione è guidata dall’Istituto di Scienze Marine e dall’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Cnr, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il consorzio Proambiente, l’Università Sapienza di Roma e l’irlandese Atlantic Technological University.Non è la prima volta che Gaia Blu si concentra sull’esplorazione dei fondali: l’innovativa strumentazione di bordo, infatti, permette di acquisire dati utili ad analizzare la loro geologia e geomorfologia, fare osservazioni paleoclimatiche confrontando osservazioni ambientali del passato con quello attuale, e anche esaminare le comunità marine.“La particolare conformazione geografica dei fondali del Tirreno è dovuta alla sua complessa evoluzione geologica nel corso di milioni di anni di collisione tra Africa ed Europa”, dice Camilla Palmiotto del Cnr-Ismar di Bologna, a capo della spedizione. “Utilizzeremo strumenti avanzati come un ecoscandaglio che consente di mappare in 3D il fondale marino, un magnetometro per misurare le anomalie magnetiche delle rocce del fondale, e strumenti per ottenere profili sismici – aggiunge Palmiotto – in modo da ricostruire la geologia al di sotto del fondale marino”.  La nave per la ricerca Gaia Blu del Cnr (fonte: Cnr)   Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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