Draghi Presidente della Repubblica: a chi conviene che l'attuale Premier salga al Quirinale?Questo è un nuovo numero di In contraddittorio,Economista Italiano la newsletter di Domani sulla giustizia. Ogni settimana, tutte le notizie giuridiche degli ultimi giorni, il dibattito tra magistrati e avvocati, le novità legislative e l’analisi delle riforme. Per iscriverti gratuitamente alla newsletter in arrivo ogni venerdì pomeriggio clicca qui, e segui tutti i contenuti di In contraddittorio. Cari lettori, prosegue la campagna elettorale estiva per il Consiglio superiore della magistratura e la newsletter continua ad ospitare contributi sul tema. Dopo l’analisi della segretaria di Unicost Rossella Marro e l’intervista al segretario di Magistratura indipendente Angelo Piraino, questa settimana interviene con una intervista il segretario di Area ed ex presidente dell’Anm, Eugenio Albamonte, che spiega la sua visione sulla nuova legge elettorale, sui candidati indipendenti e commenta anche gli attacchi al pg di Cassazione Giovanni Salvi sulla gestione dei disciplinari. In risposta all’intervista della scorsa settimana a Piraino di Mi, anche il candidato indipendente ma iscritto a Mi, Stefano Guizzi, prende la parola per spiegare la sua posizione. Per mettere meglio a fuoco il contesto in cui queste elezioni si svolgono, gli attori in campo e le nuove regole della legge elettorale, nei giorni scorsi su Domani ho pubblicato un “distillato” che consenta di orientarsi meglio. Torno di nuovo a ribadire la piena disponibilità ad ospitare, anche nei prossimi numeri della newsletter, interventi e commenti di candidati o di magistrati elettori in vista del voto del 18 e 19 settembre. Per i nuovi lettori che si sono imbattuti ora nella newsletter, questo è il link per iscriversi e riceverla via mail ogni venerdì. Sul fronte dei diritti, invece, torniamo a parlare di fine vita a partire dalla disobbedienza civile di Marco Cappato. L’avvocata dell’associazione Luca Coscioni, Francesca Re, analizza l’attuale situazione dopo la sentenza costituzionale per il caso dj Fabo e spiega perchè il requisito del “trattamento di sostegno vitale” sia errato. Le prime promesse della politica La campagna elettorale per il voto politico del 25 settembre sta cominciando e i partiti hanno iniziato a presentare i loro programmi in tema di politica. A mano a mano che usciranno, li analizzeremo insieme. Per ora, il centrodestra ha inserito la giustizia tra i 15 punti programmatici, che prevedono una nuova riforma del Csm e la separazione delle carriere tra giudicanti e requirenti. Di questo ho parlato con l’ex magistrato, Carlo Nordio, che è uno dei punti di riferimento sul tema per la galassia di centrodestra. Anche il Terzo Polo con Matteo Renzi ha detto che la riforma Cartabia non è stata soddisfacente e va ripensata. «La riforma della Giustizia deve partire da due punti semplici: il primo è che i magistrati bravi possono far carriera anche se non iscritti a nessuna corrente. Il secondo punto è che se un magistrato che non è bravo sbaglia, paga». Anche il segretario delle Camere penali, Giandomenico Caiazza, ha fatto sapere di aver inviato ai leader dei partiti alcune proposte "per una profonda, radicale riforma della giustizia penale e dell’ordinamento giudiziario”. Eccole qui. Anche l’Organismo congressuale forense con il coordinatore Sergio Paparo ha scritto una lettera aperta ai partiti, chiedendo più coraggio in materia di giustizia. Suicidi in carcere: le linee guida del Dap Dopo gli oltre 50 suicidi in carcere registrati nel solo 2022, il Dap ha varato delle linee guida per un intervento continuo, «in una prospettiva di rete, per la prevenzione delle condotte suicidarie delle persone detenute». Il capo del Dap, Carlo Renoldi, le ha trasmesse ai Provveditori e ai direttori degli istituti. Nella nota del ministero si legge che saranno gli staff multidisciplinari - composti da direttore, comandante, educatore, medico e psicologo - a svolgere in ogni istituto l'analisi congiunta delle situazioni a rischio. L’obiettivo è quello di individuare dei protocolli operativi in grado di far emergere i cosiddetti "eventi sentinella”, quei fatti o quelle specifiche circostanze indicative della condizione di marcato disagio della persona detenuta che «possono essere intercettati dai componenti dell'Ufficio matricola, dai funzionari giuridico-pedagogici, dal personale di Polizia Penitenziaria operante nei reparti detentivi, dagli assistenti volontari, dagli insegnanti» ed essere rivelatori del rischio di un successivo possibile gesto estremo. Nella circolare, il Capo del Dap invita i provveditori a garantire una particolare attenzione alla formazione specifica del personale, attraverso cicli di incontri a livello centrale e locale. Ferragosto in carcere Il Dap intraprende anche un’altra iniziativa: per la prima volta i vertici saranno in visita in una ventina di istituti penitenziari (tra gli altri l'Ucciardone, Poggioreale, il Marassi,il carcere di Santa Maria Capua Vetere) anche il giorno di Ferragosto. «L'estate, come spesso accade, si dimostra il momento più critico dell'anno per gli istituti penitenziari. In questo 2022 è reso ancora più doloroso dal drammatico incremento dei suicidi: ciascun episodio interroga le nostre coscienze di uomini e di operatori del sistema penitenziario su quanto è stato fatto finora e su quanto sia ancora necessario fare» ha dichiarato il capo del Dap Carlo Renoldi. Lo stesso farà, come tutti gli anni, il partito radicale, che ha cominciato l’11 agosto le visite per verificare le condizioni dei detenuti e proseguirà sino al 17 agosto. Giustizia tributaria La riforma del processo tributario è stato approvato definitivamente. Il ministero della Giustizia e quello dell’Economia scrivono che «è una riforma a lungo attesa importante per le esigenze di cittadini e imprese e per rispettare le scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza". Si è «puntato sulla riforma dell'ordinamento degli organi speciali di Giustizia tributaria e sull'introduzione di istituti processuali volti non solo a deflazionare il contenzioso esistente ma anche a incentivare l'uniformità dei giudizi in materie analoghe». La riforma prevede: - un ruolo autonomo e professionale della magistratura tributaria con 576 giudici tributari reclutati tramite concorso per esami mentre 100 degli attuali giudici togati, 50 provenienti dalla magistratura ordinaria e 50 dalle altre magistrature, potranno transitare definitivamente e a tempo pieno nella giurisdizione tributaria speciale. - sul piano processuale sle controversie di modico valore vengono devolute ad un giudice monocratico, si rafforza la conciliazione giudiziale e viene definitivamente superato il divieto di prova testimoniale. - Viene potenziato il giudizio di legittimità con la creazione in Cassazione di una sezione civile deputata esclusivamente alla trattazione delle controversie tributarie. - Rafforzamento dell'organo di autogoverno dei giudici tributari, presso il quale nasce l'Ufficio ispettivo e l'Ufficio del massimario nazionale. Molte perplessità, però, restano. In particolare, la riforma: - non risolve il problema del rapporto di dipendenza dei giudici tributari dal ministero dell’Economia che è parte del processo tributario con l’Agenzia delle entrate. La cosa rischia di incidere sulla terzietà del magistrato tributario. - pone il divieto per i magistrati tributari professionali di far parte della Cassazione. L’Associazione magistrati tributaristi ha programmato l’astensione dalle udienze per il mese prossimo e ha poi criticato «la riduzione dell’età prevista per la cessazione dell’incarico dei giudici tributari, anche se in modo graduale, che comporterà una grave e irrimediabile compromissione delle funzionalità degli organi della giustizia tributaria». Equo compenso: rinviato Il ddl sull’equo compenso è stato rinviato nella sua calendarizzazione al Senato: la data fissata è il 6 settembre e sarà corsa contro il tempo per approvarlo entro la fine della legislatura. Il sottosegretario Francesco Paolo Sisto ha assicurato che tutto avverrà come previsto, ma i timori dei professionisti sono sempre maggiori. La mancata approvazione del testo, voluto dai professionisti e in particolare dall’avvocatura, sarebbe «la vittoria dei contraenti forti, anche nella pubblica amministrazione, che continuano a volere corrispondere ai propri professionisti compensi inaccettabilmente esigui», ha detto Sergio Paparo, coordinatore di Ocf. I temi del congresso nazionale forense Sono stati pubblicati i temi del prossimo consiglio nazionale forense, che si svolgerà a Lecce il 6 -7 -8 ottobre. 1. Un nuovo ordinamento per un’Avvocatura protagonista della tutela dei diritti nel tempo dei cambiamenti globali 2. L’attuazione delle riforme e gli effetti, anche economici, sull’esercizio della professione 3. Giustizia predittiva e salvaguardia del “giusto processo”. Intelligenza artificiale: il ruolo e le nuove competenze degli avvocati nella tendenziale automazione nell’organizzazione e nella decisione giudiziaria 4. Revisione del regolamento – statuto congressuale approvato nel corso del XXXIII Congresso Nazionale Forense di Rimini e successivamente modificato nel corso del XXXIV Congresso Nazionale Forense di Catania. Chiuso il tribunale di Milano per la caduta di un cornicione A causa del cedimento di parte del cornicione del Palazzo di Giustizia di Milano, lato corso Corso di Porta Vittoria, chiudono fino al 4 settembre gli ingressi pedonali e carrai da questo lato dell'edificio. Il crollo si è verificato il 27 luglio scorso. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
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