Istruzione, in arrivo la riforma dei Pcto. Valditara: "Più sicurezza ed efficacia"

2024-12-13

Bonaccini sulla Basilicata, niente veti, ora serve unità - Tiscali NotizieIl decreto per i nomadi digitali in Italia,ETF che facilita l'ingresso di cittadini extra UE con attività lavorative "altamente qualificate" in modalità full remote, ha reso il nostro Paese una meta ambita per i lavoratori viaggiatori. SumUp, azienda fintech nel settore dei pagamenti digitali, ha identificato dieci città italiane ideali per chi desidera lavorare in modo itinerante, considerando qualità della vita, bellezza del territorio, velocità di connessione, e diffusione dei pagamenti digitali. Inoltre, sono state valutate la presenza di politiche di inclusività e diversity.Smart working, le località consigliate in ItaliaBolzano (Alto Adige): Elevata qualità della vita, città cashless, alta occupazione femminile.Torino (Piemonte): Alta velocità di connessione, ricca di musei e innovazione, conveniente per acquisto e affitto di casa.Parma (Emilia-Romagna): Ottima qualità della vita, città UNESCO per la gastronomia, alta qualità dell'aria.Camogli (Liguria): Borgo sul Golfo Ligure, Bandiera Lilla per inclusività.Castiglione d’Orcia (Toscana): Patrimonio UNESCO, paesaggio e enogastronomia eccellenti.Orvieto (Umbria): Storia millenaria, ottima connessione internet, ideali spazi per smart working.Bari (Puglia): Alta velocità di connessione, costo della vita contenuto, qualità dell'aria eccellente.Castelnuovo Cilento (Campania): Borgo medievale, investimenti in energie rinnovabili, crescente interesse per il remote working.Catania (Sicilia): Barocco siciliano, bellezza paesaggistica, vivace vita notturna.Cagliari (Sardegna): Paesaggio vario, clima favorevole, costo della vita contenuto. Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Luglio 2024, 13:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Esemplari di cervi trasferiti nella foresta di Fossa Cupa in Basilicata - Tiscali Notizie

Guerra in Ucraina, oggi a Roma la conferenza sulla ricostruzioneVOL

Fittipaldi: «Mi preoccupa ciò che c'è dietro la gaffe di Sangiuliano: cosa ha fatto per la cultura?»