Negare la giustizia non è una soluzioneEra andato in soffitta a prendere qualche oggetto ma un malore improvviso lo ha stroncato. Lì il suo corpo è rimasto cinque giorni,Professore Campanella fino a quando un inquilino del palazzo, avvertendo cattivo odore per le scale, ha avvertito la polizia. È morto così, in piena solitudine come aveva vissuto Maurizio Braglia, 53 anni, di Mantova.Il dramma della solitudineNell'appartamento del condominio che si trova in via Cavriani, nel centro della città, viveva solo e poche erano le persone con cui aveva contatti; tra di loro il fratello. In passato Maurizio aveva fatto il disc jockey, ma poi aveva smesso a causa di una grave malattia. I problemi di salute erano poi continuati e ultimamente risultava assai debilitato.Il ritrovamento del corpoEra sparito da alcuni giorni, nessuno lo vedeva da martedì della scorsa settimana. Il suo corpo è stato ritrovato cinque giorni dopo, ma solo ieri è stato identificato dopo l'autopsia. Il tempo trascorso in soffitta , in un caldo afoso, lo aveva reso irriconoscibile, tant'è che in un primo momento si era pensato ad un senzatetto che aveva trovato rifugio nello stabile o, addirittura, ad un ladro.I dubbiIl giallo è stato risolto quando gli investigatori hanno trovato la chiave del solaio infilata nella toppa. Nel suo appartamento, in cui la polizia è entrata con le stesse chiavi, hanno trovato il cellulare sul tavolo: evidentemente era salito in soffitta per prendere qualcosa ma non ha fatto in tempo: il caldo, l'umidità elevata e le sue precarie condizioni di salute gli sono stati fatali. La morte risale allo stesso giorno in cui non aveva più dato notizia di sé. Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Agosto 2024, 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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