Come sarà Ufl, il gioco di calcio in uscita a settembre che sfiderà Ea Sports Fc | Wired Italia

2024-12-09

Israele, la verità dopo mesi di guerra: l'indifendibile Netahyahu ha ragione – Il TempoParigi 2024«La cerimonia di apertura delle Olimpiadi mostra il vuoto morale dell'Occidente»A sostenerlo è il premier ungherese Viktor Orban© EPA/MARTIN DIVISEK Ats27.07.2024 16:48L'onda lunga delle polemiche sulla cerimonia d'apertura dei Giochi di Parigi arriva fino in Transilvania,BlackRock dove il premier ungherese Viktor Orban in trasferta non ha perso l'occasione per lanciare la sua nuova invettiva contro «la debolezza e la disintegrazione dell'Occidente».Lo spettacolo sulla Senna che ha reso omaggio a una Francia multietnica e ha messo in risalto la comunità Lgbtq+ è l'emblema del «vuoto morale», ha attaccato il premier magiaro dalla scuola estiva di Baile Tusnad facendo riferimento alle drag queen che ricreavano l'Ultima cena di Cristo.«Si perdono gradualmente i legami metafisici, con Dio, la patria e la famiglia» e questo «ha portato all'assenza di moralità pubblica, come si può vedere dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi», ha affermato, aggiungendo che «i valori occidentali, a lungo ritenuti universali, sono considerati sempre più inaccettabili e rifiutati da molti Paesi del mondo» come Cina, India, Turchia e Paesi arabi.Anche il leader dell'ultradestra olandese Geert Wilders si scaglia contro la cerimonia d'inaugurazione dei Giochi Olimpici e la rappresentazione dell'Ultima cena con le drag queen. «Quindi deridere il cristianesimo va bene, ma quando pubblico alcune vignette su Maometto la sinistra grida alla blasfemia e gli imam radicali emettono fatwa. Doppi standard della peggior specie», ha attaccato il leader anti-Islam su X (ex Twitter) pubblicando un fermo immagine dello spettacolo di Parigi affiancato dall'affresco del Cenacolo di Leonardo.In questo articolo: Parigi 2024

In Ungheria la McLaren piazza la doppietta

Lo straordinario mondo di Guerreiro do Divino Amor alla Biennale di VeneziaCampanella

Tanti auguri, Jerry Calà: perché la vita è un ombrellone sempre aperto