Esplosione alla centrale di Suviana: i nomi delle vittimeLeonardo Ventura29 maggio 2024aaaTrentasette milioni di italiani,analisi tecnica ogni giorno, si mettono in viaggio. Per raggiungere l’ufficio, per andare a lezione, per far visita alla famiglia o semplicemente per trascorrere del tempo in un’altra città, il 73% della popolazione, in media, effettua 2,6 spostamenti quotidiani (andata e ritorno e, in alcuni casi, un extra) con una distanza complessiva coperta di 61,4 chilometri. Se per chi viaggia nei giorni feriali gli spostamenti risultano pari a 95 milioni al giorno, più contenuti sono i numeri del weekend (92 milioni), nonostante le distanze percorse salgano a 68,4 chilometri. A restituirci una fotografia delle abitudini di mobilità degli italiani, grazie anche all’utilizzo dei Big Data e in sinergia con enti e istituti di ricerca, è l’Fs Research Centre, centro di alta competenza del Gruppo Fs guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris. In particolare, dalla collaborazione con Vodafone Business e dall’utilizzo dei dati provenienti dai telefoni cellulari, si è potuta disegnare una mappa di come sta evolvendo il settore dei trasporti. Tali dati, che generano fino a 30 miliardi di posizioni ogni giorno, sono la base delle elaborazioni che l’Fs Research Centre produce attraverso degli algoritmi sempre in evoluzione che permettono di stabilire quante persone si muovono, da dove partono, le loro destinazioni e le distanze raggiunte, sempre con maggior precisione.Un’indagine come questa permette non solo di studiare le abitudini delle persone, ma anche di intervenire in maniera concreta sulle esigenze di trasformazione del settore. Le scelte di mobilità degli italiani si stanno ad esempio orientando verso soluzioni sostenibili e il treno, mezzo ecologico per eccellenza, è diventata l’opzione preferita per un numero sempre più alto di persone. Nel trasporto ferroviario, a fine 2023, secondo l’Osservatorio sulle tendenze della mobilità di passeggeri e merci, il traffico passeggeri dell’Alta Velocità era in crescita del 2% rispetto ai livelli pre-pandemia. Cifra ancor più alta se si vanno a esaminare i servizi a lunga percorrenza come Intercity e Intercity Notte, per i quali il traffico dei passeggeri ha registrato un +10% rispetto al 2019. Le azioni che le Ferrovie dello Stato Italiane stanno intraprendendo per rendere la mobilità sempre più green e favorire l’intermodalità sono molteplici e coinvolgono le diverse società del Gruppo, dal Polo Passeggeri al Polo Infrastrutture, dal Polo Logistica a quello Urbano. «Il trasporto ferroviario deve diventare la spina dorsale della mobilità del futuro che sarà sempre più integrata, intermodale, sostenibile e non più in concorrenza tra i vari mezzi, ma complementare – afferma l’ad Ferraris -. Per questo è importante programmare le opere in maniera coerente e unica».Una programmazione puntuale e la successiva messa a terra dei progetti impattano tanto sul trasporto dei passeggeri, quanto su quello delle merci. Il Polo Passeggeri del Gruppo Fs offre fino a 24 mila collegamenti nazionali al giorno in treno e bus e 13 mila in Europa. Il 2023 di Trenitalia è stato un anno record: oltre 500 milioni di viaggiatori, 30 milioni in più rispetto all’anno precedente (+18%). Nei primi 4 mesi dell’anno a bordo dei mezzi del Polo Passeggeri del Gruppo Fs hanno viaggiato 268 milioni di persone (+5% rispetto al 2023), di cui 191 milioni in Italia. Nello stesso periodo, Trenitalia ha trasportato 150 milioni di viaggiatori che, spostandosi in treno, hanno generato un risparmio di 700 milioni di euro di costi ambientali e sociali (spese per assistenza sanitaria, danni all’ambiente, all'agricoltura, agli immobili e alla biodiversità) ed evitato l’emissione nell’aria di 900 mila tonnellate di CO2 rispetto all’utilizzo dell’auto. Cresce anche l’offerta intermodale, con collegamenti verso 19 porti e 23 aeroporti, ai quali si aggiungono 12 FRECCIALink, in connessione con le Frecce e 159 link per mete turistiche in connessione con i treni del Regionale. La spesa per gli investimenti nel 2023 ha superato 1,8 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi destinati al rinnovo della flotta. Nei prossimi anni circoleranno treni sempre più giovani, moderni e tecnologicamente avanzati. Anche il Polo Logistica, da qui a dieci anni, intende dare una spinta importante al «modal shift» aumentando significativamente la percentuale di merci trasportata dai treni, dato oggi fermo all’11% e diventando così operatore multimodale di sistema.Passaggio chiave per raggiungere questo obiettivo è l’integrazione mare-gomma-ferro, necessaria per fare del trasporto ferroviario il vettore di trasporto delle merci nelle lunghe distanze (dai 300 chilometri in su), lasciando al trasporto stradale il cosiddetto primo e ultimo miglio. Anche perché ogni camion tolto da strade e autostrade significa tonnellate di Co2 in meno nell’atmosfera. Per sostenere lo spostamento di passeggeri e merci occorre un sistema adeguato. Rete Ferroviaria Italiana, la società capofila del Polo Infrastrutture, ha di fatto avviato una strategia per potenziare i collegamenti ferroviari con gli aeroporti, promuovendo l'intermodalità e il turismo. Attualmente sono collegati direttamente alla rete ferroviaria nazionale gestita da Rfi gli aeroporti di Trieste, Torino Caselle, Roma Fiumicino, Cagliari Elmas, Palermo Punta Raisi, Ancona Falconara, Reggio Calabria e Catania Fontanarossa. A questi si aggiunge l'aeroporto di Torino, mentre altri aeroporti sono collegati alle reti regionali o ai sistemi di trasporto come il people mover, tra cui Milano Malpensa, Milano Linate (con collegamento metro M4 attivo da luglio 2023), Bologna, Pisa, Firenze e Bari.
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