Boom delle sardine a Firenze: in 40.000 secondo organizzatori“Hanno scritto tutti che ho il nomen omen” ci racconta Matteo Del Cuoco,Professore Campanella classe 1999, che a Pomigliano d’Arco ha deciso di avviare le sue attività nel mondo della ristorazione, insieme al fratello e socio Manuele che si occupa anche della comunicazione delle due aziende, del design e del marketing con la sua società di comunicazione Brandbox. Nel 2020 aprono Rostì, una rosticceria campana in un momento in cui era ancora embrionale la rinascita delle rosticcerie a cui stiamo assistendo adesso. I piatti sono realizzati espressi, sono golosi ma non foodporn.Dopo due anni (2022) Rostì si sposta in una nuova sede, sempre in città, leggermente più grande ma mantiene intatta la formula, pensata per l’asporto e per qualche tavolino interno, dove comunque si fa tutto self service. Il 13 maggio 2024 una nuova apertura, Qua, una pizzeria con pizze quadrate. “I nomi? Certi si scervellano, noi li scegliamo molto famigliari e semplici da ricordare”.Pizza quadrata romana e ricette campane: l’identità di Qua a Pomigliano d’ArcoIl nuovo indirizzo a Via Felice Terracciano è nuovo ma non del tutto. “Qua nasce da un’idea che forse potremmo definire fallimentare, o meglio non di successo. Era un pastificio dove facevamo anche conserve, aperto nel 2022 ma non ha mai funzionato veramente”. Così avviene la conversione in un locale che fa pizza quadrata in stile romano (quello della pizza in teglia) ma con ricette e condimenti campani e napoletani. All’impasto ci ha pensato l’amico, panettiere e pizzaiolo Giuseppe Granata, proprietario di Granata 1903 a Sant’Anastasia. Insieme hanno realizzato un impasto da 180 grammi, cotto nel forno elettrico, che lievita per 24 ore e si presenta ai tavolini già tagliato in 4 fette in forma quadrata. Matteo invece ha studiato i condimenti, le ricette, tra cui “la genovese velata, un omaggio al Cristo velato napoletano che immagino sarà già un nostro cavallo di battaglia”, con genovese, caciocavallo irpino e basilico.Cosa si mangia da Qua Pizzeria a Pomigliano d’ArcoIn realtà Matteo è cuoco e in pizzeria ha lavorato solo per un breve periodo a 16 anni. “In una pizzeria napoletana peraltro. Ma prima che andasse di moda il crunch, a me piaceva già tantissimo. Per questo ho voluto fare una pizza romana croccante, che però viene preparata sul momento e si presenta simile a una pizza tonda”. Si sceglie la ricetta e magari si combina qualche fetta con i compagni di tavolo o di asporto per chi decide di portare il piatto a casa.Al menu troviamo 11 proposte (tra i 7 e i 10€), a partire dalla “Non una normale margherita” con pomodoro, fiordilatte, crema di basilico e basilico fresco. Poi c’è anche la Nerano, la parmigiana gourmet, la wurstel e patatine, la diavola o la porchetta e patate al forno. Si aggiungono alla proposta anche i fritti fatti da Rostì (frittatine, mozzarelle in carrozza, i crocchè, gli arancini) e le birre in bottiglia di birrifici napoletani. “Deve seguire sempre la linea di Rostì, i locali sono complementari” ci spiega Matteo, che ha molta voglia di fare e altrettanto coraggio per realizzare le sue idee. Si può ordinare anche online dal sito, è aperto tutte le sere tranne il lunedì.
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