Fano, "cercasi cuoco e pizzaiolo" ma nessuno vuole lavorareSpazzacorrotti,analisi tecnica la Corte Costituzionale: "Retroattvità è illegittima"Spazzacorrotti, la Corte Costituzionale: "Retroattvità è illegittima"La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la retroattività della Legge Spazzacorrotti. di Alessandra Tropiano Pubblicato il 12 Febbraio 2020 | Aggiornato il 15 Marzo 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataLuigi Di Maiomovimento 5 stelle#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La Corte Costituzionale si è riunita in camera di consiglio e ha stabilito che l’applicazione retroattiva della legge “Spazzacorrotti” è illegittima. Questa la decisione della Corte sulla riforma varata da Lega e M5s durante il primo governo Conte.La Corte Costituzionale sullo SpazzacorrottiLa decisione arriva dopo che, con un’iniziativa mai vista prima, la stessa Avvocatura dello Stato aveva “bocciato” la Legge nella parte in cui questa vietava retroattivamente ai condannati per reati contro la pubblica amministrazione la possibilità di accedere alle misure alternative al carcere. Per la Consulta, infatti, l’applicazione retroattiva di una disciplina che comporta una radicale trasformazione della natura della pena e della sua incidenza sulla libertà personale, rispetto a quella prevista al momento del reato, è incompatibile con il principio di legalità delle pene, sancito dall’articolo 25 della Costituzione.Cos’è la legge SpazzacorrottiLa Spazzacorrotti era stata presentata come il fiore all’occhiello dell’operato del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e dei 5 Stelle. La riforma aveva introdotto l’equiparazione della corruzione e altri reati simili, detti ostativi (come mafia, traffico di droga e terrorismo) per i quali sono precluse le misure alternative alla detenzione normalmente applicate ai condannati a pene inferiori ai quattro anni di carcere. La norma è entrata in vigore il 31 gennaio 2019 ed è stata applicata anche a tutti coloro che, prima di quella data, erano state condannati a pene per le quali avrebbero potuto beneficiare dell’affidamento ai servizi sociali, alla detenzione domiciliare, senza dover entrare in prigione. A partire dal 1 febbraio a quei condannati è toccato il carcere. Tra i casi più noti di applicazione della legge c’è quello dell’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Contro l’applicazione retroattiva della legge erano giunti alla Corte costituzionale ben 17 ricorsi di Tribunali e Corti. Fino a quando l’avvocato dello Stato Massimo Giannuzzi aveva spiegato che “la norma non può essere retroattiva”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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