Il Sabato nella vita di Benedetto XVI, Papa «del coraggio e della fede»"Tre anni fa ero una persona completamente diversa,ETF arrivavo da outsider ed ero alla mia prima Olimpiade, oggi ci arrivo da campione olimpico e questo mi dà tanta autostima. Penso che come l'ho fatto una volta posso farlo di nuovo".Lo ha detto Marcell Jacobs, oro olimpico di Tokyo, in conferenza a Casa Italia."C'è pressione, tutti in primis me stesso, si aspettano tanto - ha aggiunto -. Ma la sto usando come spinta e non come peso". Poi sugli obiettivi dell'anno: "Ne avevo tre: stare in salute e lo sono, vincere gli europei e poi le olimpiadi, tocchiamo ferro... Ma in questi primi giorni al villaggio ho vibrazioni positive". "Lyles non lo vedo in pole, non è quello che ha corso più forte, mi spaventa di più il giamaicano Thompson. Noah arriva però con la mentalità da campione, inoltre è campione del mondo nei 100, 200 e staffetta ma non vuol dire che sia imbattibile. Quando hai tanta pressione sulle spalle diventa tutto più difficile". Lo dice Marcell Jacobs, olimpionico dei 100 a Tokyo, da Casa Italia. Quanto ai tempi per il podio, "penso servirà stare sotto i 9.85: l'obiettivo non è il tempo, ma correre forte e andare in finale. Non penso si faranno tempi stratosferici, poi da quando ho vinto io a Tokyo nessuno ha mai vinto con meno di 9.80". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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