Roma, preso il piromane seriale Giuseppe D'Urso: aveva dato fuoco anche alla bancarella del Professo

2024-12-25

Vicenza, arrestato un medico No vax: troppi Green pass falsiL'atleta intersex al centro di mille polemiche dopo l'oro nella boxe: "A Tokyo non ero pronta,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock tutti sanno quanto ho lavorato per Parigi". L''Algeria: "Siamo con lei, sfilerà in un bus a due piani" 10 agosto - 12:34 - MILANO Imane Khelif AFP "Sono nata donna, ho vissuto come donna, ho gareggiato come donna". Imane Khelif ribadisce con forza, con l’oro olimpico della boxe 66 kg al collo, la sua femminilità e il perché di una battaglia che va ben oltre il ring, dopo la marea di polemiche che hanno accompagnato la sua scalata al titolo sportivo più prestigioso. "I giochi olimpici sono un sogno. È un sogno per ogni atleta. Ho partecipato a Tokyo, ma in quel momento non ero ben preparata. Era durante il Covid, i tempi erano difficili. Tutti in Algeria e nel mondo arabo sanno quanto ho lavorato duramente in vista di Parigi. Mi sono allenata principalmente negli Stati Uniti con un allenatore incredibile, Pedro Diaz. Ha 21 medaglie olimpiche, ma oggi ne ha 22. Merita la mia medaglia tanto quanto me". E poi aggiunge: "Sono nata donna e non ci sono dubbi a riguardo. Esistono i nemici del successo, io li chiamo così. Per questo la mia medaglia ha un sapore ancora più speciale".  festa—  Intanto l’Algeria è pazza per l’olimpionica e contrattacca: "Imane è una donna e tutta l'Algeria voleva che venisse ripristinata la realtà, e i diritti della nostra atleta. C'è chi l'ha usata per fare la propria propaganda e lei non ha mai cercato vendetta, ha semplicemente risposto sul ring. Vincendo perché è una grande atleta", ammonisce Ammar Brahmia, presidente ad interim del comitato olimpico algerino, che annuncia una festa in stile calcio: "Sfilerà su un bus a due piani". "Tutto il popolo le sta dietro - continua il dirigente a Rmc - perché ritiene le sia stato fatto un torto quando è stata esclusa dai mondiali 2023. L'Iba ha cambiato le regole in corsa, e gli algerini volevano venissero ripristinati i diritti di Imane, perché è una donna. Questa storia va arginata, ci sono persone che interferiscono solo per cercare consensi. È inaccettabile. Siamo un comitato olimpico che rispetta le regole e la nostra atleta non è stata rispettata. L'Iba non esiste più". Pugilato: tutte le notizie Gazzetta dello Sport © RIPRODUZIONE RISERVATA

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