L'ombra dell'agguato politico dietro il concerto del Primo Maggio

2024-12-24

Liguria, Toti non si dimette e la destra prende tempo: non c’è ancora un successoreIl centro diurno per la salute mentale di via Monte Tomatico a Montesacro non chiuderà più dal 12 agosto. Ma comunque,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock presto o tardi, si trasferirà. La decisione è stata presa dalla Asl Roma 1 nel pomeriggio del 6 agosto, di concerto con il III municipio, in seguito all'agitazione delle famiglie degli utenti supportate dall'assessorato alle politiche sociali e dalla consulta per la salute mentale del distretto Roma 1. La chiusura del centro diurno AslFacciamo un passo indietro. Il 1° agosto, durante una riunione con le famiglie degli utenti, i medici del centro diurno di via Monte Tomatico 9 hanno fatto sapere che le attività si sarebbero interrotte a partire dal 12 agosto e fino al 1° ottobre e che, dopo quella data, sarebbero proseguite altrove. Stessa comunicazione era comparsa sul sito dell'Asl Roma 1 che gestisce (ma non è proprietaria) il centro di Città Giardino. Il trasferimento, che comunque ci sarà, sarebbe stato in tre sedi specifiche: via Lablache e via Pasquariello a Serpentara, via Boemondo in zona stazione Tiburtina. Un dramma per molti utenti: "Così la comunità si sgretola", sostenevano alcuni familiari. I problemi strutturali dell'edificioL'attivazione dell'assessorato alle politiche sociali e della salute del III è stata immediata. Il 6 agosto Maria Romano ha incontrato la consulta per la salute mentale presieduta da Enrico Ferraro. Nel frattempo, come è possibile leggere nell'articolo di RomaToday del 6 agosto, Asl ha fatto sapere che "il trasferimento è necessario a causa di problemi strutturali dell'edificio, che non è a norma. Interventi dei quali non possiamo farci carico noi, essendo il villino di proprietà di un privato". Non solo: proprio per le sue caratteristiche storiche e architettoniche, il villino non è modificabile in base alle esigenze di lavoratori e utenti, in primis per quanto riguarda le barriere architettoniche presenti. Dopo qualche ora, però, è arrivato il dietrofront.Il dietrofront di Asl"A seguito del lavoro congiunto tra il commissario straordinario della Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle e l’assessora alle politiche sociali e servizi alla persona, Maria Concetta Romano - si legge in una nota -, il centro diurno di via Monte Tomatico, che a partire dal 12 agosto avrebbe dovuto cessare le attività per mancanza di adeguamento strutturale e presenza di barriere architettoniche nel villino storico, non chiuderà i battenti. I pazienti saranno infatti trasferiti solo quando Asl e municipio, d’intesa tra loro, avranno trovato una soluzione alternativa. La ricerca della nuova location è orientata alla tutela delle relazioni sociali e alla sicurezza degli utenti, e non deve prevedere eccessivi spostamenti o complesse logistiche". Da quanto si apprende, Asl era già in trattative avanzate per acquisire la locazione di nuovi locali nel territorio municipale, ma evidentemente ora la ricerca si focalizzerà su sedi molto più vicine rispetto a quella che, inevitabilmente, chiuderà. 

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