Gip non archivia caso Vannacci: accusa di odio razziale rimane valida Non è più in vendita il sito www.robertovannacci.it,ETF proposto al miglior offerente fino a pochi giorni fa. Sull'operazione, dopo aver preso atto di un dominio web che porta il suo nome, lo stesso generale Roberto Vannacci, eletto dalla Lega nelle scorse europee, aveva preso le distanze, spiegando di non saperne nulla e ipotizzando una truffa nei suoi confronti. Oggi sulla home page non compare più il cartello in vendita, ma si parla di 'sito in allestimento'. Con la precisazione che "la proprietà del sito non appartiene al Generale Roberto Vannacci, né rappresenta il suo pensiero o la sua persona". "Il sito -viene spiegato ora- è stato creato da persone completamente estranee al Generale, con l'obiettivo di illustrare il suo successo editoriale e politico, raccogliendo dettagli sul fenomeno che rappresenta e fungendo da punto di riferimento per i suoi numerosi sostenitori". "La vendita del dominio non aveva scopi fraudolenti; era invece rivolta a chiunque fosse un sostenitore serio e professionale, in grado di portare avanti l’iniziativa per cui il sito era stato creato. Ci scusiamo se l'intento della vendita e della creazione del sito sia stato frainteso come un tentativo di truffa o per altri scopi illeciti. Tutto il resto sono ricostruzioni fantasiose tipiche di una certa informazione italiana", si legge ancora nella pagina www.robertovannacci.it. Leggi anche Roberto Vannacci, il sito con il suo nome in vendita? Cosa ha detto il generale { }#_intcss0{ display: none;}#U11686160042oID { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11686160042mXH { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11686160042MFH { font-weight: bold;font-style: normal;}
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