Elezioni 25 settembre, Salvini: "Io al Viminale? Vado dove vogliono gli italiani"

2024-12-23

Di Maio preoccupato per le “ingerenze russe” nel voto del 25 settembreRegistrazioni audio,trading a breve termine conservate su una decina di supporti e la scoperta di un gps installato nell'auto della moglie per monitorare i suoi spostamenti. Un comportamento "ossessivo", come sottolineato dalla procura di Tivoli, con cui puntava ad avere un controllo "totale" sulla vita della moglie.Così Domenico Ossoli, l'uomo di 73 anni che ha ucciso la moglie Annarita Morelli a Fonte Nuova, alle porte di Roma, sorvegliava e controllava la moglie che, da lui, voleva separarsi. Tanto che la pratica era già stata avviata. Ma il processo, con prima udienza a marzo, mai si terrà per la morte della donna. I file audio sono stati trovati dai carabinieri nel corso della perquisizione nella casa di Norcia di Ossoli, la sua seconda abitazione. I nuovi indizi sul femminicidio di Annarita MorelliLe conversazioni registrate dall'uomo sono ora oggetto di analisi e, a quanto si apprende, tra queste ci sarebbero anche quelle con la moglie. Un elemento che avvalerebbe il quadro di "controllo ossessivo" emerso già dalle testimonianze raccolte anche tra i familiari della vittima.All'uomo la procura di Tivoli, che nelle prossime ore chiederà la convalida del fermo, contesta l'accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione. Ossoli, secondo il racconto dei figli, era geloso e non aveva mai accettato la decisione della donna di volersi separare, affermando più volte "piuttosto l'ammazzo ma non le do la separazione".Le accusa su Domenico OssoliL'uomo, fermato subito dopo il delitto dai carabinieri, aveva con sé un borsello dove custodiva una Beretta calibro 7,65 con 8 colpi nel caricatore e un proiettile che aveva già stato esploso a bruciapelo contro la moglie.I carabinieri, a cui sono state delegate le indagini hanno dunque acquisito ulteriori elementi a carico di Domenico Ossoli, attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia.Nel decreto di fermo il pm Menditto ha messo in luce "l'evidente volontà omicidiaria" dell'uomo che ha attirato la donna "colpendola a bruciapelo con un'arma da fuoco nonché l'evidente incompatibilità di quanto constatato dal medico legale sulla non volontà omicidiaria". Secondo la ricostruzione fatta, martedì mattina l'ex autista di autobus ora in pensione si è recato nella zona di Fonte Nuova  con lo "specifico intento di sparare alla moglie" e "la causa del femminicidio era la volontà della donna di sottrarsi al suo controllo ossessivo". Annarita Morelli, secondo lui, non poteva essere libera.

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