Caso Salis, la Farnesina sostiene la richiesta dei domiciliari. Le opposizioni: Meloni chiami Orbán"Aver presentato ieri la manovra'All in' fa passare in secondo piano l'assestamento di oggi": loha sottolineato la capogruppo Pd Simona Meloni,Economista Italiano nel corso delsuo intervento in Aula sull'assestamento del bilancio diprevisione della Regione Umbria 2024-2026, che è stato approvatodall'Assemblea legislativa. "Quella annunciata dalla Giunta - ha aggiunto - sembra essereuna manovra psichedelica. Sarebbe stato il caso di venire aspiegarla qui in Aula. Viene da chiedersi se questorifinanziamento di nuovi e vecchi bandi sia frutto di un'analisidi quello che è stato fatto e se sia scaturita l'evidenza dellanecessità di un'unica grande operazione da fare ad agosto. Peròoltre agli annunci non si entra mai nel dettaglio. Noi abbiamochiesto con emendamenti di rifinanziare alcuni bandi. Ma nonricordo che sia mai stato dato parere positivo. Oggi si va inquella direzione e noi ne siamo contenti. Fare una manovra delgenere a due mesi e mezzo dalle elezioni lascia dei dubbi. Icittadini saranno contenti, ma al contempo sono in affanno perla sanità, magari rinunciando a curarsi, come sta facendo unanziano su tre. Sociale e sanità sono assenti da quest'Aula,come gli assessori che se ne occupano. Mancare all'ultimoassestamento di questi cinque anni è grave, è uno schiaffo aicittadini oltre che alla minoranza. Non abbiamo mai fattoproteste eclatanti, come altri in passato. Ma abbiamo ricevutoarroganza e noncuranza". "Arriviamo a questo assestamento con affanno. Ci sono degliaspetti da sottolineare - ha aggiunto Meloni - come i trasportio la ricostruzione post terremoto", con molte aree che"rimangono senza un progetto di ricostruzione". "Va riconosciuto che gli interventi preliminari c'erano giàprima e hanno costituito la base per la ricostruzionesuccessiva. Da ricordare - ha proseguito Meloni, secondo quantoriferisce la Regione - anche la bassa produttività del lavoroche spinge tanti giovani formati da noi ad andare fuori. Lacrisi demografica è un altro aspetto critico: negli ultimi diecianni la popolazione è diminuita di oltre 40mila persone. Nell'Umbria dei borghi noi dovremmo lavorare per cercare dimantenere il maggior numero di servizi possibile. Daattenzionare anche la dispersione scolastica. La salute mentaleè una criticità. Bene le politiche per le famiglie e per ilmondo dello sport, che diventa coesione sociale. Si potrebbefare di più. Negli anni abbiamo proposto la valorizzazione deiborghi e dei paesi, puntando sulla bellezza come leva per losviluppo. Vogliamo un sistema di welfare qualitativo, persalvaguardare chi ha meno mezzi per arrivare allo stesso puntodi partenza. I nostri paesi soffrono per mancanza di lavoro eservizi. Se vogliamo che l'Umbria torni ad essere centralebisogna che la regione torni a parlare con le regionilimitrofe". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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