Le prime pagine di oggi - Il Post

2024-12-25

Kamala Harris, gli attacchi sessisti e razzisti dell'estrema destra | Wired ItaliaProseguono quasi indisturbate le occupazioni abusive di alloggi di proprietà di Enasarco a Cinecittà,Guglielmo nel VII municipio. L'ultimo blitz, sventato da residenti e polizia di Stato, si è verificato all'alba del 29 luglio al civico 168 di viale Antonio Ciamarra. Occupazione lampo a Cinecittà EstAd accorgersi dell'occupazione è stato un vicino, che come altri all'interno del condominio misto ex Enasarco di viale Ciamarra dorme con un occhio aperto per scongiurare atti di questo genere. È notte fonda, quasi l'alba e in seguito a una serie di rumori molesti, il proprietario si accorge che la cancellata usata da Enasarco per proteggere gli appartamenti vuoti, è aperta. La porta, inoltre, era stata forzata. L'allarme degli abitantiÈ partito quindi un tam tam sulla chat WhatsApp di condominio, costituita proprio per segnalare eventi di questi genere, ormai all'ordine del giorno nel quadrante di Cinecittà-Don Bosco. Diversi condomini si sono precipitati, trovandosi di fronte a una porta socchiusa: dentro si erano infilate tre persone, una donna e due ragazzi minorenni. Il successivo intervento della polizia li identificherà in tre cittadini georgiani. "Inizialmente abbiamo chiesto di andarsene - racconta un altro proprietario, ex assegnatario che ha riscattato un anno fa la casa in cui vive - ma la donna non ne ha voluto sapere e ha chiamato le forze dell'ordine. Noi abbiamo fatto lo stesso, sono arrivate e li hanno identificati". "Sono tornati buttando fuori il referente Enasarco"Sfruttando la decisione degli agenti di portare in commissariato i tre occupanti, gli altri abitanti della scala hanno allertato immediatamente Enasarco: "L'ente ha mandato un architetto, incaricato di prendere custodia dell'appartamento e di chiamare un operaio per ripristinare la serratura - spiega ancora il proprietario - ma dopo un paio di ore la donna e i due ragazzi sono tornati e nonostante il responsabile Enasarco si trovasse all'interno dell'alloggio, lo hanno cacciato e si sono ripresi l'immobile. A quel punto è stata nuovamente fatta intervenire la polizia, che dopo una lunga opera di persuasione ha convinto i tre ad andarsene". I tre sono stati denunciati a piede libero. Blitz nell'ex hotel Cinecittà occupato, trovate 168 persone"Racket gestito da organizzazioni"Il fenomeno del racket delle occupazioni nel quadrante Don Bosco-Cinecittà ha raggiunto ormai livelli insopportabili per chi vive nella legalità all'interno dei condomini ex Enasarco ed ex Inps. A confermarlo è l'avvocata Tiziana Siano, matrimonialista e penalista, presidente del comitato di quartiere Don Bosco e della neonata associazione "Cittadini per la liberazione delle case occupate". A RomaToday spiega perché un gruppo di abitanti del VII municipio ha deciso di mettersi insieme focalizzandosi su questo tema: "Mi sono resa conto che la situazione di Cinecittà e Cinecittà Est è ben più grossa, non solo per quanto riguarda l'Hotel Cinecittà occupato - spiega -. Quando ho fatto un giro, mi sono resa conto che tutta la zona è gestita da una organizzazione vera e propria che occupa le case. A via Flavio Stilicone c’è un palazzo ex Enasarco dove vivono anche disabili, ipovedenti, bloccati in casa perché minacciati dagli occupanti. Le modalità sono sempre le stesse, ognuno ha il proprio compito: c’è chi sfonda le porte con una mazzetta, poi le famiglie che entrano, ma nel giro di poco subentrano altre persone. E in questo momento storico le segnalazioni riguardano soprattutto cittadini sudamericani. E questa illegalità, porta altra illegalità. Speriamo si possa aprire un tavolo per affrontare questa situazione con le istituzioni e le forze dell'ordine". Spranghe per occupare le case vuote di Enasarco. Così gli abusivi tengono sotto scacco un quadrante di Roma

Rabbit R1, una vulnerabilità mette a rischio la sicurezza degli utenti | Wired Italia

Case popolari ai rom, Cerno smaschera i profeti della finta integrazione: "Qual è la stortura" – Il TempoCapo Analista di BlackRock

I governi di Regno Unito, Germania, Francia e Stati Uniti hanno chiesto ai propri cittadini in Libano di lasciare il paese - Il Post