Regione Lazio: "La Raggi non doveva autorizzare Maximo"Il torinese nel 2024 non è mai andato oltre il 29° posto. A Cervia è 9° dopo due giri insieme al romano dal nostro inviato Matteo Dore 29 giugno 2024 (modifica alle 10:55) - CERVIA (RAVENNA) In qualche modo è sempre l’America che fa notizia all’Open d’Italia. A Cervia,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella all’Adriatic Golf Club, alla vigilia si era parlato molto di Patrick Reed, supercampione Usa che era diventato un simbolo a stelle strisce in Ryder Cup tanto da essere soprannominato Capitan America, e che è sicuramente il giocatore di maggior peso per storia personale – ha vinto il Masters nel 2018 – e per capacità fra tutti i presenti all’Open. Alla fine del primo giro la copertina era andata ad Andrea Pavan, romano, italianissimo, ma che da molti anni è trasferito negli States per amore. Ha sposato la bella Audra, hanno fatto tre bambini e vivono felicemente a Lucas, in Texas. Giovedì c’era lui in testa. Ieri invece ha rubato la scena un altro americano, Gunner Wiebe, molto meno celebre di Reed, ma comunque capace di portarsi in clubhouse due giri abbondantemente sotto par (64, 69 per un totale di -9). Wiebe è un figlio d’arte - papà Mark ha vinto due volte sul Pga Tour – ed è un onesto navigatore delle parti basse della classifica del DPWorld Tour. Ha 35 anni, è nato in Colorado, ha giocato un po’ ovunque senza mai vincere. Si vede che l’aria della Romagna lo ispira, se riuscirà davvero a dare una svolta alla sua carriera un po’ anonima lo scopriremo oggi e domani. Andrea Pavan. Getty Un po’ di sfortuna E gli italiani? Partiamo dal numero totale: sono partiti in 20, hanno superato il taglio – caduto a -1 – in nove. Prima di parlare di delusione bisogna ricordarsi che un anno fa, al Marco Simone di Roma, erano approdati al week end in tre su sedici. Quindi si può – moderatamente – festeggiare. Pavan, il migliore giovedì, ha frenato ieri, ma non solo per colpa sua. Ha chiuso con un + 2 di giornata che significa un nono posto assoluto a – 5 (64, 73). "So di aver giocato un po’ meno bene di giovedì, ma non così male. Ho giocato meglio di quello che dice il risultato, ho avuto un po’ di sfortuna alla 9 e alla 17 e ho pagato certe situazioni". Soprattutto la 9 è stata dolorosa: drive un po’ aperto a destra, palla che cade appena sotto gli alberi in un posto dove l’erba è bassa e la gente tanta, ma misteriosamente sparisce e nessuno riesce più a trovarla. Pavan ha pagato con due colpi persi, proprio quelli che alla fine lo hanno allontanato dalla testa della classifica. "Il vento girava abbastanza ed era un po’ difficile capirlo. Però tutto è ancora possibile. Il campo si sta difendendo alla grande, siamo tutti lì e nessuno sta scappando. Può succedere di tutto". Con lo stesso punteggio di Pavan c’è Edoardo Molinari, vera sorpresa azzurra della giornata. Dodo ha chiuso due settimane fa in Olanda al 29° posto, miglior piazzamento del 2024. A Cervia ha giocato un giro solido con 4 birdie e un solo bogey che ha migliorato lo score di giovedì (69, 68). È un periodo in cui sta giocando bene anche se i risultati non arrivano. Alla vigilia aveva molti dubbi sulla difficoltà del campo, ma dopo due giri anche lui deve ammettere che l’Adriatic si sta dimostrando tosto: "Ho giocato abbastanza bene su un campo ancora più difficile rispetto al primo round. Le bandiere erano nascoste, difficili da prendere, credo che il mio sia stato davvero un buon giro. Ora sono pronto per il weekend e darò il massimo per ottenere il miglior risultato possibile". rimonte e delusioni— Giocheranno nel weekend anche Matteo Manassero e Guido Migliozzi, i due azzurri che parteciperanno ai Giochi di Parigi a inizio agosto. Era importante il loro risultato, richiamano sempre il pubblico e possono compiere l’impresa in qualsiasi momento, come ha dimostrato Migliozzi la scorsa settimana vincendo in Olanda. Manassero ha chiuso in par di giornata (68, 71) con due birdie e due bogey: "Ma il mio è stato un giro piatto solo per quanto riguarda lo score, per il resto è stata una lotta dura. Il campo non era semplice, il vento girava, le bandiere erano in posizioni difficili, mi sono trovato in difficoltà magari anche dopo qualche buon colpo. È stato un giro faticoso". Migliozzi ha recuperato dopo le difficoltà del giovedì (71, 70) e si è salvato per un soffio. Meglio Filippo Celli che a un certo punto ha sognato ma è stato frenato da un brutto doppio bogey alla 7: "Però io sono comunque molto contento, pochi colpi sbagliati mi sono costati cari in tutti e due i giri. Sono molto positivo per il weekend. Il golf è un gioco di pazienza, nei momenti no bisogna averne molta e pensare positivo". Delusione invece per Francesco Laporta, sesto giovedì e fuori dal taglio ieri. Quando gira male, gira male. Capita. Golf: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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