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2024-12-23

Atp Kitzbuhel, Berrettini batte Hanfmann e vola in finale | Gazzetta.it(di Chiara Venuto) Si conferma il doppio primatodell'Italia per patrimonio dell'umanità. Il Belpaese ora conta60 siti riconosciuti dall'Unesco,VOL rimanendo al primo posto siaper il numero totale di iscrizioni che per patrimoni di tipoculturale, oggi 54 con la Via Appia. Gli altri 6, invece, sonoquelli di tipo naturale, luoghi che hanno un'eccezionalità dalpunto di vista estetico, scientifico o conservativo.     Il primo riconoscimento al nostro Paese arrivò nel 1979. Fupremiata l'unicità delle decine di migliaia di figure nelleincisioni rupestri in Val Camonica, in provincia di Brescia. Poiarrivò il turno della chiesa e il convento di Santa Maria delleGrazie di Milano, dove si trova l'Ultima Cena di Leonardo daVinci. E, a seguire, un fiume di altre opere e località fino alsito che ha preceduto la via Appia, ovvero le Grotte Carsichedell'Appennino settentrionale, in Emilia-Romagna, entrate inlista nel 2023.     Nella lista italiana tanti i centri storici. Per l'Unescosono patrimonio quello di Roma, Firenze, Napoli. Ma anche Siena,Urbino, San Gimignano e Pienza, per citarne solo alcuni. E nonmancano certo le incredibili aree archeologiche di Pompei,Ercolano e Torre Annunziata. Per non parlare di Ferrara e il suodelta del Po, e pure le città tardo barocche del Val di Noto, inSicilia, ricostruite in gusto tardo-barocco dopo il sisma del1693. Siti che si trovano in tutta Italia: dalle lineeferroviarie dell'Albula e del Bernina tra Thusis (Svizzera) eTirano (Lombardia), fino alla perfezione del Castel del Montenelle Murge settentrionali, in Puglia, che ciascuno di noi finoa qualche tempo fa portava in tasca sul retro delle monetine da1 centesimo.     Ma da un grande potere, come può essere la maggioreattrattività turistica, derivano grandi responsabilità. L'Unescoha anche un altro elenco, una sorta di 'black list', con i sitiche sono riconosciuti come patrimonio ma che ora si trovano inpericolo. Posti per la conservazione dei quali sono necessariemaggiori azioni di tutela, che sia per il rischio di estinzionedi specie animali o vegetali, per i conflitti armati, losviluppo umano incontrollato oppure la poca manutenzione.    L'inserimento non è altro che una forma di protezione, conl'obiettivo di aumentare la consapevolezza degli Stati sulleazioni da intraprendere per la tutela del territorio. Venezia harischiato di rientrare in questa lista nera più volte - come nel2019, 2021 e 2023 - 'salvandosi' sempre. Tra i motivi dipreoccupazione, l'annosa questione delle grandi navi e quelladell'innalzamento del livello del mare.     Intanto, comunque, il nostro Paese conta 32 candidature pernuove iscrizioni nei patrimoni. Dalla domanda della Cittadelladi Alessandria a quella transnazionale per le cartiere d'Europa,inviata lo scorso aprile, a cui partecipiamo con Pescia(Toscana). E tra i siti che attendono risposte non si possonocerto dimenticare Orvieto e l'isola dell'Asinara.     Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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