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2024-12-21

Ecuador, il presidente Noboa spiega il caos nel Paese: "In corso un conflitto armato interno"L'ad rossonero ai microfoni di Bloomberg Tv: "Pulisic?Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock Ha un appeal importante in America e questo aiuta, ma non facciamo dipendere le nostre decisioni di campo dalle nazionalità dei giocatori" Michele Antonelli 26 luglio - 18:48 - MILANO Giorgio Furlani ribadisce la strategia rossonera dagli States: “La nostra ambizione è lottare per lo scudetto ogni anno ed essere competitivi anche in Champions League”. Ai microfoni di Bloomberg Tv, l’ad del Milan ha parlato di mercato, strategie e visione societaria. La parola chiave è “sostenibilità”: “Due anni fa, il bilancio per la prima volta in 17 anni non ha registrato alcuna perdita e l'anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato. Non penso che al Milan sia mai successa una cosa del genere. Noi non siamo obbligati a vendere i giocatori per carenza di capitale o problemi di flusso di cassa, non abbiamo bisogno di vendere nessuno. Quindi, da tifoso, posso dire che su Maignan e Theo non bisogna preoccuparsi”. milan americano—  L’amministratore delegato ha spiegato il modus operandi del club rossonero dal New Jersey, dove sta vivendo la tournée estiva con la squadra: "Siamo di una proprietà americana, RedBird, leader negli investimenti per sport e spettacolo. Siamo diventati più americani anche in campo". La precisazione? "Le nostre decisioni non si basano sulla nazionalità del passaporto del giocatore, ma su quanto lui è bravo. Ovviamente, alcuni giocatori sono americani e nel nostro caso ne abbiamo due. Uno è Christian Pulisic, che ha un appeal a livello commerciale importante in America e questo aiuta, ma noi non facciamo dipendere le nostre decisioni di campo dalle nazionalità dei giocatori".Gioca a Fantacampionato, il fantaconcorso di Gazzetta con 250.000€ di montepremi! Sfida i migliori fantallenatori d’Italia. Per iscriverti CLICCA QUI sul medio oriente—  Furlani ha toccato anche un altro tema, relativo all’interesse sempre più consistente di imprenditori del Medio Oriente ai club europei: "La nostra politica - ha chiarito l’ad - si divide in diverse parti. Quella commerciale, visto che noi siamo il primo club europeo ad aprire degli uffici a Dubai”. Il dirigente ha citato il decennale accordo con Emirates, ma anche quello con Kerzer Group. “Il nostro approccio alla regione si sviluppa attraverso partnership commerciali, non iniezioni di capitale". Milan: tutte le notizie Serie A: tutte le notizie Calcio: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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