Colico, 17enne scomparso da giorni

2024-12-16

Carpi, artista accoltellato al collo: era accusato di blasfemiaIl gruppo Max Mara abbandona lepellicce animali. Ad annunciare la decisione del marchio di modacon sede a Reggio Emilia è la Lav,trading a breve termine che da anni - ma soprattuttonegli ultimi tempi - porta avanti numerose iniziative disensibilizzazione sul tema. "Ci siamo riusciti - sottolineanogli animalisti - Anche Max Mara Fashion Group è diventatafur-free".     "Un risultato - sottolinea Lav - che abbiamo raggiuntononostante la totale indifferenza dell'azienda alle nostrerichieste di incontro e che è stata proprio la causa dellacampagna globale di pressione #FurFreeMaxMara organizzata con laFur Free Alliance e che ha visto Lav e Humane SocietyInternational protagonisti di un clamoroso blitz in mongolfierapresso la sede centrale del Gruppo a Reggio Emilia lo scorsofebbraio", dichiara Simone Pavesi, responsabile Lav Area ModaAnimal Free. La campagna aveva innescato anche un "mail bombing"fatto anche di telefonate e post sui social per chiedere algruppo di moda di dismettere le produzioni in pelliccia animale.     Secondo quanto reso noto dalla Lav la decisione è statacomunicata da Max Mara con una nota interna allo staff:"L'azienda non vende, online né in nessuno dei suoi puntivendita fisici, alcun prodotto realizzato con pelliccia, né vi èl'intenzione di introdurre alcun prodotto realizzato conpelliccia nelle prossime collezioni dei marchi di Max MaraFashion Group". Ciò, aggiungono gli animalisti "è statoconfermato da un dirigente di Max Mara, che ha aggiunto: 'MaxMara, inclusa MMFG e tutte le filiali, ha adottato una fur-freepolicy e non ha intenzione di introdurre la pelliccia in nessunadelle prossime collezioni per nessuno dei marchi MMFG'".     Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Emergenza Dengue: un caso a Pesaro, abitazione isolata

Incidente stradale causa la morte di una bambina e due feritiProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Quattordicenne abusa in un campo nomadi