Svezia, autorizzato rogo del Corano fuori da una moscheaAll’ombra della Piramide Cestia c’è un giardino che è stato tirato a lucido. Si tratta di due aree verdi comprese tra la pista ciclabile ed uno degli accessi al cimitero acattolico.L'area verde data in adozione“Sono due piccoli giardini che il municipio ha dato in adozione ad una realtà che ha provveduto a ripulirle – ha spiegato l’assessore municipale all’ambiente Stefano Marin – l’intervento messo in campo dimostra la bontà di questo strumento che consente di chiudere il cerchio sulla manutenzione del verde che il municipio ha ricevuto in assegnazione”. Ha consentito,investimenti in questo caso, di tirare a lucido dei giardini che, nelle condizioni in cui erano, non rappresentavano un bel biglietto da visita.La sinergia attivata dalla fondazione BulgariL’intervento è stato realizzato grazie ad una sinergia attivata tra la fondazione Nicola Bulgari, dalla cooperativa Sistema Città ed il comitato Don Minzoni, in collaborazione con il cimitero acattolico. Il progetto, sottoscritto il 27 ottobre scorso, era della durata di sei mesi ma “ visti gli ottimi risultati ottenuti nei primi sei mesi di attività – ha fatto sapere la fondazione Bulgari - viene confermata l’intenzione di voler estendere la durata per altri sei mesi”. L’operazione anti degrado, che ha portato alla rimozione delle erbacce e dei rifiuti accumulati, è stata resa possibile grazie ad una particolare “task force”.Il progetto di inclusione lavorativaTre persone economicamente svantaggiate, sono state formate come “manutentori urbani”, acquisendo competenze professionali che potranno essere successivamente utili nella ricerca di un impiego. I tre operatori hanno così sfoltito l’edera, rimosso i residui di plastica e lavorando con un particolare “rastrello arieggiatore e scarificatore” hanno contribuito a ripristinare la corretta crescita dal prato. Il progetto prevede un impegno di 48 ore mensili, da distribuire equamente in quattro settimane.Le aree verdi sono state consegnate in adozione alla società cooperativa Sistema Città. “Le persone che hanno difficoltà sociali - come ex detenuti, ex tossicodipendenti o con problemi di salute mentale – sono coloro ai quali offriamo la chance di acquisire un’autonomia lavorativa diventando parte attiva della comunità – ha commentato la presidente della cooperativa Sandra Naggar – sull’esempio dell’intervento in via Caio Cestio, Sistema Città spera di poter allargare questo modello ad altre aree degradate della città con l’aiuto di sponsor sensibili al decoro urbano e alla tutela dei più deboli”.La soddisfazione del Cimitero Acattolico“C’è sempre più la tendenza a vivere i cimiteri storici come luoghi di benessere dell’anima – ha spiegato Yvonne Mazurek direttrice del Cimitero Acattolico -. Vincere il degrado esterno di un’area sacra, porta anche ad allontanare il degrado interiore e diminuire, in qualche modo, quei comportamenti inappropriati che affliggono Roma. Quando la sporcizia, gli schiamazzi, l’erba incolta e i rifiuti non ci sono più, il luogo diventa un’isola nella città che produce bellezza e benessere”.Soddisfazione è stata espressa anche dalla Fondazione Bulgari e dal municipio. “Quest’intervento, oltre a riqualificare un giardino- ha commentato Stefano Marin - si inserisce nel solco di quell’inclusione sociale che resta uno degli obiettivi della nostra città. E realizzarla prendendosi cura dei beni comuni, a mio avviso, rappresenta un grande risultato”.
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