“Cartografia dell’Inconscio”, Benanzato da collezione con il CorseraSi è conclusa la 12ª edizione della manifestazione che promuove lo sport paralimpico. Il Tema di quest’anno è stato "Abbraccia l’emozione dello sport – Sogna insieme a noi" Claudio Arrigoni 18 giugno 2024 (modifica alle 17:53) - MILANO Bebe Vio Roma e quelle sue sere incantate della primavera che sta per finire sanno rendere magico ogni appuntamento. Ancora di più se questo mette insieme persone che vogliono cercare di migliorare la società attraverso la capacità di mostrare le abilità di ognuno,trading a breve termine in qualunque condizione, magari divertendosi. E’ quello che accade ognu volta a WEmbrace Games, l’evento a scopo benefico che fra giochi e divertimento sa unire tante vite diverse, unite dalla passione verso il movimento paralimpico, questa volta sotto lo slogan “Abbraccia l’emozione dello sport - Sogna Parigi insieme a noi!” l'appuntamento— Bebe Vio Grandis è stata l’ispirazione di un motore che si chiama art4sport, l’associazione nata dalla sua storia, con la presidente Teresa Grandis e l’”assistente” (definizione by Bebe) Ruggero Vio, incidentalmente anche mamma e papà di Bebe (oltre che di Sole e Nicolò), a tessere le fila di decine di volontari e amici per un evento diventato appuntamento fisso a segnare l’inizio dell’estate non solo romana. Lo Stadio dei Marmi, luogo iconico per eccellenza anche del movimento paralimpico, dove sfilarono le squadre di quella che è considerata la prima Paralimpiade della storia nel 1960, è stato il palcoscenico più bello per le otto squadre provenienti da tutta Italia, composte da persone con e senza disabilità, grandi o piccole, famose o non, sportive o meno, impegnate a giocare in prove strane insieme a tanti amici e amiche. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } I giochi— E’ stata come sempre una festa per art4sport, la associazione alla quale Bebe è più legata: quelli che una volta si chiamavano Giochi senza Barriere e sono diventati Wembrace Games, hanno vestito di sorrisi e di colori un luogo di culto dello sport italiano in questa ormai fissa incarnazione romana, dopo essere nati a Mogliano Veneto e passati anche per Milano. Spiega Bebe: “Cerchiamo di mostrare che ognuno ha delle abilità, in qualunque condizione, e può riuscire a esprimerle, in particolare se lo fa in una squadra, che può funzionare solo se le persone che la compongono sono un po’ di tutti i tipi, di età diverse, con disabilità o senza, sportivi e personaggi del mondo dello spettacolo.” I WEmbrace Games sono ormai un punto di riferimento per tutti gli ospiti e il pubblico che da anni tornano a trovarci e caricano l’atmosfera di un’energia positiva.” .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Ruggero Vio, Bebe Vio Grandis e Teresa Grandis. i presenti— C’erano anche campioni e campionesse dello sport, come il calciatore Radja Nainggolan, l’ex-rugbista Martín Castrogiovanni, gli schermidori Diego Occhiuzzi e Daniele Garozzo, l’ex-pesista Mirco Scarantino, il cestita Jacopo Giachetti, l’ex-taekwondoka Carlo Molfetta e i tanti atleti di art4sport, fra i quali Davide Obino (basket in carrozzina), Edoardo Giordan (scherma in carrozzina), Emanuele Lambertini (scherma in carrozzina), Francesco Imperio ed Ephrem Bona (atletica), Sara Baldo (snowboard). Il mondo dello spettacolo ha visto la partecipazione delle attrici Claudia Gerini, Tess Masazza e Amanda Campana, del regista Gabriele Muccino (fra i vincitori con la squadra di Fano), dell’attore e regista Beppe Fiorello, dei cantanti Nina Zilli e Fellow, degli influencer 2Men1Kitchen, Alessia “allydollina” Rossini, Giulia Gaudino e Melissa Bianco. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } malagò— A Wembrace trionfano i valori dell’inclusione e della diversità, come sottolinea la presidente di art4sport, Teresa Grandis: “Ancora una volta i WEmbrace Games si sono dimostrati uno spettacolo straordinario, dove competizione e inclusione viaggiano di pari passo, con l’elemento del gioco che mette in evidenza tutto il suo valore sociale, capace di abbattere ogni tipo di ostacolo.” A suggellare la ormai sempre più stretta unione fra mondo olimpico e paralimpico è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Bebe è forse l’anello di congiunzione ideale tra questi due mondi. Sono molto felice perché la mia vita da dirigente sportivo è molto identificata con Bebe, con la famiglia, con tutti i campioni e soprattutto con WEmbrace. Siamo cresciuti insieme. Viva lo sport. Viva l’Italia”. Paralimpici: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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