Putin minaccia la Nato: «Truppe verso la Finlandia». Accordo Ue sugli aiuti a KievIl presidente del Coni dopo la sconfitta di Macchi nella finale del fioretto maschile: "Non siamo stati fortunati né aiutati,analisi tecnica però serve mantenere la calma" dal nostro inviato Sebastiano Vernazza 29 luglio 2024 (modifica il 30 luglio 2024 | 00:41) - PARIGI (FRA) Mai visto un Giovanni Malagò così furioso. Nella concitazione del dopo finale, tra tecnici federali furibondi e urlanti, il presidente del Coni a caldo è stato netto: “Vergognoso quello che è successo”. Il riferimento era agli ultimi assalti, con le tre controverse stoccate finali sul 14-14. Sulle prime due Hao Huang, l’arbitro di Taipei, e il suo assistente video, il sudcoreano Sang Suh, hanno scelto di non decidere. Sulla terza, stoccata e vittoria al fiorettista di Hong Kong, con Filippo Macchi che ha dovuto “accontentarsi” dell’argento. Momenti concitati. “Mai vista una cosa del genere”, la frase più gettonata dai dirigenti e dai tecnici della federscherma. “Sto cercando una persona – ripeteva Malagò -, ora facciamo una protesta ufficiale e formale con la federazione internazionale”. questione arbitri— Poi l’agitazione si è calmata, la temperatura è scesa e la rabbia è sbollita. Malagò a quel punto, davanti alle telecamere e ai giornalisti, ha assunto toni più ufficiali: “Abbiamo fatto una protesta ufficiale, ma non ci prendiamo in giro, queste proteste si fanno perché sono doverose per il ragazzo e per la credibilità dello sport in assoluto”. Una riflessione sugli arbitri: “Il tema è semplice. Se hai sei arbitri e li sorteggi e il primo arbitro estratto viene dalla Corea e il secondo è di Taipei, devi cambiare. Questo non si può fare, non è opportuno. Trovatemi un altro sport al mondo in cui hai due arbitri che vengono da nazioni vicine a uno dei Paesi in lizza. Ho parlato con il segretario della federazione internazionale di scherma e gli ho detto che no, non è opportuno. Questa regola va cambiata e non vorrei che noi fossimo l’ultima vittima di questa regola. Non siamo stati fortunati né aiutati però serve mantenere la calma”. La stoccata verbale: “Certo, siamo più fortunati con gli sport in cui ci sono il cronometro e il centimetro . Siamo molto arrabbiati e dispiaciuti”. Anche Paolo Azzi, il presidente della federazione italiana scherma, è stato duro: “Sono d’accordo con il presidente Malagò. Non mi sono mai sentito così e non ho mai avuto l’abitudine di attaccare gli arbitri nella mia vita. È accaduto qualcosa di inedito, al di sopra di ogni livello di immaginazione. Il discorso del sorteggio degli arbitri è un problema, però è la qualità dell’arbitraggio che è stata al di sotto di una grandissima finale. Filippo Macchi ha fatto una gara meravigliosa, da grande campione, e meritava di vincere l’oro”. Scherma: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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